Sicilia devastata dagli incendi: Tre morti, black-out, chiusure

Con le temperature in deciso ribasso ecco il punto della situazione, alle prime ore di mercoledì 26 luglio, sulla giornata di ieri, una delle più difficili e drammatiche che la Sicilia ricordi a causa degli incendi. Oltre 400 i roghi in tutta la regione, molti di chiara matrice dolosa come affermato anche dal governatore RENATO SCHIFANI (“Mano criminale dietro il rogo al Parco archeologico di Segesta”, foto in alto). Si contano anche tre vittime nella provincia di Palermo. In un altro servizio la situazione in provincia di Messina. Intanto ecco il servizio in Sicilia News…

Giornata devastante in Sicilia quella di martedì 25 luglio a causa del caldo e degli incendi. Due corpi carbonizzati sono stati trovati in una casupola a Cinisi non distante dall’aeroporto “Falcone-Borsellino” di Palermo. I cadaveri sono stati identificati: si tratta di Salvatore Cometa, 78 anni e Teresa Monastero, 76. Sono vittime del rogo che per ore ha divorato la zona. Il ritrovamento in Fondo Orsa all’interno di un’abitazione in condizioni molto precarie andata in fiamme. Sale così a tre il bilancio delle vittime degli incendi: ieri mattina era morta nel palermitano una donna di 88 anni, Rita Gaetana Pillitteri, in precarie condizioni di salute, perché i sanitari del 118 a causa degli incendi non erano riusciti ad arrivare a prestarle soccorso.

Fuoco alla periferia di Palermo

Cinque case circondate dalle fiamme sono state evacuate in una frazione di Santo Stefano di Camastra. Le fiamme si sono sviluppate tra la frazione Canneto di Caronia e la contrada Tudisca di Santo Stefano di Camastra. Notte di terrore e gente in fuga in tutta la provincia di Messina: un rogo di grosse proporzioni ha colpito una vasta area sulle colline della Panoramica, per l’esattezza a Curcuraci, villaggio di Messina. L’incendio è partito da Campo Italia, tra la zona di Portella e Annunziata Alta, lambendo di lì a poco le aree circostanti, tra cui quelle di Castanea e Curcuraci. Le fiamme, alimentate dallo scirocco, hanno distrutto numerosi ettari di macchia mediterranea.

Emergenza nella contrada Feo Coniglio, a ridosso della frazione di Trappitello, a Taormina, dove si trovano ville di lusso minacciate da un vasto rogo. Sul posto il sindaco Cateno De Luca, che ha fatto evacuare numerose abitazioni. Un momento molto complicato anche per la mancanza dei canadair impegnati in altre situazioni di emergenza.

Vigili del fuoco in azione nel palermitano

L’A20 Messina-Palermo è stata chiusa al traffico, per oltre un’ora, nel tratto tra Tusa e Sant’Agata di Militello, in entrambi i sensi di marcia. Anche la A19 Palermo-Catania è stata provvisoriamente chiusa tra Villabate e Palermo, in direzione del capoluogo, per la presenza di un incendio.

Due vigili del fuoco e un forestale sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Palermo e Monreale. Le condizioni dei due pompieri non sono gravi ma sono stati portati in ospedale, mentre è ricoverato nel reparto Grandi ustioni dell’ospedale Civico di Palermo l’operaio della guardia forestale con ustioni sul corpo di secondo e terzo grado. In queste ore sono stati prolungati i turni delle squadre che lavorano senza sosta da ieri. Un incendio partito dalla montagna ha interessato la grande concessionaria di auto “Nuova sport car”, distruggendo uffici, l’officina e decine di automobile a Isola delle Femmine, appena fuori Palermo. Una grossa nube nera si è alzata dall’area della concessionaria e un tratto dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo era stata chiusa. L’incendio è stato domato e nel piazzale della concessionaria giacciono le carcasse bruciate delle automobili.

A Siracusa, ieri la città più calda della Sicilia con 47,6 gradi, a essere colpita dagli incendi è stata soprattutto la zona nord. Epipoli il quartiere dove si contano più danni. Totalmente distrutta un’azienda di packaging. Ma le fiamme non hanno risparmiato nemmeno un autosalone, sempre in viale Epipoli. Decine le auto esposte all’aperto e carbonizzate. Una nube di fumo ha ricoperto tutto il quartiere, con residenti che hanno abbandonato le case. Ripercussioni anche sulla mobilità, con alcune strade chiuse al traffico e lunghe code su viale Scala Greca. In mattinata altri incendi, tra Solarino e Floridia, in un’area a ridosso di un impianto sportivo. Diversi roghi anche attorno alla zona industriale, per ragioni di sicurezza è stata disposta la chiusura temporanea degli svincoli autostradali, tra Siracusa e Catania, verso i comuni limitrofi e ieri mattina era stata disposta l’evacuazione dell’area commerciale di Città Giardino e delle abitazioni della zona. Sgomberato anche il parco acquatico che si trova in contrada Spalla, nel territorio di Melilli.

A Trapani l’area più colpita rimane quella di Segesta e San Vito lo Capo, con Calampiso evacuato. “Le fiamme non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta – dice il governatore siciliano Renato Schifani -. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la Casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l’incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico”.

Situazione critica a Pantelleria dove si sono verificate delle avarie ai mezzi impiegati per il supporto aereo ed è stato chiuso temporaneamente l’aeroporto per poter impiegare i mezzi aeroportuali dei vigili del fuoco per lo spegnimento degli incendi. A Caltanissetta tutte le squadre in servizio sono state impegnate per un rogo nel gelese.

L’incendio a Gratteri

Le Madonie sono state strette dall’emergenza degli incendi. Da Petralia Soprana a Gratteri, passando per Isnello e Aliminusa, le fiamme hanno divorato ettari di bosco e devastato la zona di Gibilmanna e minacciando di arrivare fino a Cefalù. Proprio da Cefalù è partito la notte scorsa l’allarme per un fronte di fuoco che, divampato a Pianetti nella zona di Gratteri, si è subito allargato perché spinto e alimentato dal forte vento. I vigili del fuoco, le squadre antincendio della Protezione civile e gli uomini della forestale hanno operato con grande difficoltà. Più volte il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, ha chiesto alla Prefettura di Palermo l’invio di un canadair ma per l’intera giornata hanno operato sette mezzi aerei, impegnati soprattutto a contenere i fuochi che hanno circondato Palermo e lambito l’aeroporto “Falcone-Borsellino”. Soltanto nel tardo pomeriggio un Canadair ha cominciato a operare tra Gratteri e Gibilmanna. Il fronte partito da Gratteri ha preso due direzioni. In alto ha puntato su Isnello, dove è stato fermato dopo avere creato un’alta colonna di fumo visibile anche da Castelbuono, e in basso si è orientato verso Cefalù unendo le contrade Ferla e Carbonara. «Per tutta la notte e l’intera giornata – ha detto il sindaco Tumminello – in quest’area hanno operato solo le squadre locali che hanno lavorato con gravi difficoltà anche per raggiungere i punti critici dell’incendio». Un altro vasto rogo è divampato in contrada Raffo vicino alle miniere di salgemma di Petralia Soprana. Anche qui il fronte ha preso due direzioni: una verso la contrada Equila e l’altra verso la contrada Peri. Da qui le fiamme sono arrivate fino alla Strada Statale 120. Poi si sono allargate verso Gangi. Grave la situazione anche ad Aliminusa, Alimena e Cerda dove le fiamme hanno distrutto il bosco e la montagna sovrastante e si sono avvicinate alle case creando momenti di panico.

             g.l.

Edited by, mercoledì 26 luglio 2023, ore 6,50. 

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