SALUTE&BENESSERE: TUMORE ALL’UTERO

Dopo aver visto le scorse settimane il tumore maschile più diffuso, cioè quello alla prostata, ecco un altro dettagliato e importantissimo servizio, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere” curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, di uno dei tumori che affligge esclusivamente la popolazione femminile: ovvero il tumore dell’utero. Il servizio…

Dopo aver visto le scorse settimane il tumore maschile più diffuso, cioè quello alla prostata, vediamo oggi uno dei tumori che affligge esclusivamente la popolazione femminile, ovvero il tumore dell’utero.

Il carcinoma uterino colpisce l’organo dell’apparato femminile in cui, in caso di gravidanza, l’embrione viene accolto e si sviluppa. L’utero ha una forma simile a quella di un imbuto rovesciato ed è costituito da due parti principali: un’estremità inferiore, chiamata collo o cervice, in stretto collegamento con la vagina, e una parte superiore, detta corpo dell’utero, costituita da tessuti molto diversi tra loro per forma e funzioni.

In Italia, il tumore dell’utero rappresenta il quarto tumore del genere femminile, dopo i tumori al seno, al colon e al polmone. La frequenza del tumore all’utero è di circa 8.500 nuovi casi l’anno, ed è più frequente dopo la menopausa, soprattutto in una fascia di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Si tratta di un tumore sempre più comune per via dell’allungamento della vita media delle donne e di un’alimentazione troppo spesso abbondante e ricca di grassi.

Il tumore dell’endometrio è spesso diagnosticato a uno stadio iniziale a causa di un insolito sanguinamento vaginale che può presentarsi sia nel periodo che intercorre tra un ciclo mestruale e nelle donne in periodo fertile, che dopo la menopausa.

Tra i tumori del corpo dell’utero, quello più frequente, più dell’80%, è il carcinoma endometriale. Si tratta di un tumore che ha origine dalle cellule epiteliali e ghiandolari dell’endometrio, cioè lo strato che riveste la cavità interna dell’utero.

Un altro tipo di tumori dell’utero sono i sarcomi uterini, che rappresentano il 5% dei tumori dell’utero e che originano dalle cellule muscolari presenti nello strato più esterno del corpo uterino. Questo tipo di tumori sono più rari.

Esistono, inoltre, rari casi di tumori che al microscopio mostrano sia le caratteristiche del carcinoma sia quelle del sarcoma.

Secondo il sistema di classificazione della FIGO, Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia, tutti i tumori del corpo dell’utero possono essere distinti in quattro stadi a seconda del loro grado di diffusione nell’organismo:

stadio I, il tumore è limitato al corpo dell’utero; non si è esteso al collo dell’utero, ai linfonodi o ad altre zone più distanti;

stadio II, il tumore ha raggiunto la cervice, senza però colpire aree al di fuori dell’utero;

stadio III, il tumore si è diffuso in altre zone ma ancora circoscritte alla regione pelvica;

stadio IV, il tumore si è esteso nell’addome e può aver raggiunto tessuti distanti come ossa e polmoni.

Il sintomo più comune del tumore dell’utero è un leggero e insolito sanguinamento vaginale che tende ad aumentare con il passare del tempo. Può comparire in menopausa o, nell’età fertile, tra un flusso mestruale e l’altro.

Il sanguinamento, tuttavia, potrebbe dipendere da altre cause, quali endometriosi, fibromi o polipi e altri tipi di tumori.

Se il tumore dell’utero è in fase avanzata, si potrebbero manifestare altri sintomi, quali:

aumento di secrezioni vaginali anomale; dolore alla zona pelvica che può estendersi anche a schiena, gambe o bacino; perdita di appetito e di peso anche in periodi in cui non si segue una dieta dimagrante; dolore durante i rapporti sessuali; nausea e stanchezza.

In tutti questi casi, è opportuno consultare il medico specialista in ginecologia e sottoporsi agli esami di accertamento che si riterrà necessari.

La prossima settimana continueremo a parlare di tumore all’utero e vedremo insieme anche le cause e la prevenzione che è possibile attuare.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 24 maggio 2024, ore 18,14. 

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