SALUTE&BENESSERE: TAYLOR LEJEUNE, UNA MORTE ASSURDA

La puntata di questa settimana della rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, è particolare. Infatti si affronta l’argomento di una recente scomparsa, quella di TAYLOR LEJUENE (foto in alto), a soli 33 anni, star del social TikTok per un arresto cardiaco. L’attinenza con la rubrica? Quella che ingurgitava cibo spazzatura, a volte anche scaduto…

La notizia è rimbalzata su tutti i siti e i quotidiani mondiali e anche il Corriere della Sera ha dato risalto a questo fatto assurdo, cioè la scomparsa di Taylor LeJeune, star di TikTok, morto a 33 anni a causa di un presunto arresto cardiaco. Nei suoi video, che gli erano valsi quasi due milioni di follower, si riprendeva mentre ingurgitava cibo spazzatura, a volte anche scaduto.

A darne la notizia – si legge sul sito del Corriere della Sera -, è stato il fratello Clayton Claydorm: «Mio fratello Taylor è morto intorno alle 22,00 dell’11 gennaio 2023, a causa di un presunto attacco di cuore. È stato portato d’urgenza in ospedale e un’ora e mezza dopo è morto. Non ho ancora realizzato ciò che è successo».

Taylor contava circa due milioni di follower sul suo account TikTok, da cui postava clip in cui ingurgitava cibi come cheeseburger in lattina, cavallette fritte e addirittura frutta sciroppata risalente al 1960. Mentre mangiava, faceva una sorta di cronaca su gusto e consistenza dei pasti che consumava.
Diversi gli utenti che hanno associato il suo decesso allo stile di vita sregolato e

a un’alimentazione di certo poco sana. D’altro canto, sempre riportando le parole del fratello Claydorm, il padre e il nonno di LeJeune sono morti entrambi per insufficienza cardiaca prima dei 50 anni.”
L’ultima cosa mangiata e postata è stata un big fruit loog gigante verde sbiadito inzuppato nel latte. Poi nulla più.

Il famosissimo tiktoker Taylor LeJeune, conosciuto come Waffler69, in passato si era spesso filmato mentre si ingozzava di cibo spazzatura, come detto anche scaduto; i suoi piatti erano composti da decine di wurstel, chili di hamburger, dolci e leccornie di ogni forma e colore, fino alla carne in scatola scaduta negli anni ’60, che lo avevano fatto diventare una star di Tik tok.

L’ultimo video, quello del Big Fruit Loop immerso in una ciotola di latte, è una clip di pochi secondi che ha ottenuto oltre 5,5 milioni di views e migliaia di commenti di condoglianze.

Questo ci deve fare riflettere sulla potente arma che sono i social e sulla suggestione che questi filmati possono provocare. Ma quali sono gli alimenti che possono essere classificati come cibo spazzatura?

Per cibo spazzatura, o junk food, si intendono tutti quei cibi che hanno un alto contenuto calorico ma un bassissimo apporto nutrizionale.

Ricchi di zuccheri, carboidrati e grassi saturi e idrogenati, sono spesso ottenuti da materie prime di scarsa qualità, arricchiti con coloranti, addensanti, conservanti e altre sostanze chimiche che li rendono molto appetibili, fino a creare dipendenza.

Il cibo spazzatura ha un basso potere saziante perché è povero di fibre e ricco di grassi e zuccheri che vengono assorbiti rapidamente dall’organismo e che lo portano a richiederne sempre di più. Per questo motivo, il rischio è quello di ingerirne grosse quantità e sentire di non averne mai abbastanza.

Oltre ai comuni cibi da fast food come patatine fritte, hamburger, dolci, caramelle e merendine industriali, rientrano nella categoria di junk food tutti quegli alimenti confezionati, molto dolci o salati e che sono composti prevalentemente da zuccheri, conservanti e coloranti.

A volte anche alimenti spacciati come salutari possono nascondersi nella pericolosa categoria di cibo spazzatura, come cereali da colazione ricchi di addensanti, olio di palma o sciroppo di glucosio, succhi di frutta o anche yogurt alla frutta con una bassa percentuale di frutta e cibi panati tanto adorati da grandi e piccoli.

Oltre agli ormai ben noti effetti sul peso e sulla forma fisica, è opportuno sottolineare che l’assunzione di importanti quantità di questi alimenti, a discapito di una dieta sana ed equilibrata, può portare a patologie cardiovascolari molto serie, allo sviluppo del diabete e, nei casi più gravi, del cancro.

Altrettanto devastanti, poi, sono gli effetti psicologici che provocano la dipendenza dal junk food, che a volte viene paragonata a quella causata da sostanze stupefacenti.

Scientificamente, infatti, è stato dimostrato che le sostanze grasse e zuccherine presenti in questi alimenti stimolano la produzione di dopamina, che si traduce in un senso di appagamento e felicità nel momento in cui li ingeriamo.

Una volta terminato l’effetto, che avviene in tempi relativamente brevi, il senso di euforia lascia posto a senso di spossatezza, perdita di energia e irritabilità.

Anche solo per uno di questi motivi vale la pena riprendere una sana alimentazione.

Vogliamoci bene, purtroppo fatto il danno non si può tornare indietro!

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 20 gennaio 2023, ore 18,06. 

 

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