E’ ancora imperniato sullo stomaco il servizio di questa settimana, nella rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla giornalista pubblicista Isabella Salvia, nutrizionista e con studio in Torrenova. Precisamente la dottoressa Salvia si occupa dell’ulcera gastrica: come curarla, come prevenirla, come evitarla…
Dopo avere visto la scorsa settimana cos’è la gastrite, le cause e come si manifesta, continuiamo oggi a parlare di stomaco, e in particolare di una complicanza: l’ulcera gastrica.
La malattia ulcerosa peptica è caratterizzata dallo sviluppo di un’ulcerazione della mucosa gastrica o duodenale, determinata dall’autodigestione dell’epitelio da parte di acido o pepsina.
L’ulcera è dunque una perdita di sostanza dell’epitelio che delimita la superficie mucosa.
Nel caso dell’ulcera gastrica, le ulcere si sviluppano in genere alla giunzione tra l’antro e il corpo gastrico, mentre le ulcere duodenali si sviluppano nel bulbo.
L’ulcera gastrica si classifica in base alla causa:
- ulcera gastrica associata a infezione da Helicobacter pylori (HP);
- ulcera gastrica indotta da farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
- ulcera gastrica associata a Sindrome di Zollinger-Ellison
- ulcera gastrica idiopatica, con incidenza genetica, non indotta da FANS o infezioni da HP.
La maggior parte delle ulcere peptiche sono asintomatiche ed esordiscono con le complicanze della malattia, quali emorragia, perforazione e ostruzione; sono più colpiti i soggetti anziani ed è l’infezione da Helicobacter pylori il responsabile di circa il 50-70% delle ulcere gastriche.
Nei pazienti con ulcera gastrica il sintomo caratteristico è il dolore epigastrico con possibile irradiazione al dorso.
Il dolore insorge generalmente subito dopo il pasto, potendo essere precipitato dal pasto stesso, ragione per cui nei pazienti con ulcera gastrica si osserva spesso calo ponderale secondario al ridotto apporto calorico.
Il dolore secondario a ulcera duodenale insorge tipicamente alcune ore dopo il pasto, sveglia il paziente la notte e viene alleviato dall’ingestione di cibo.
Le complicanze dell’ulcera gastrica sono rappresentate dall’emorragia, perforazione, ostruzione e cancerizzazione e determinano l’indicazione all’intervento chirurgico.
Le misure dietetiche che attua il Biologo Nutrizionista sono in grado di attenuare i sintomi dispeptici. Considerando che l’ulcera è una patologia recidivante, le attenzioni dietetiche possono risultare utili al momento della sospensione del farmaco o nei pazienti che non rispondono alla terapia farmacologica. Le risposte digestive sono soggettive e quindi si valuta la tollerabilità individuale e l’effetto di un alimento sulla persona.
Sconsigliata la cosiddetta “dieta in bianco”, in quanto spesso iperlipidica e iperproteica e in grado solo di ritardare lo svuotamento gastrico.
E’ giusto invece preparare gli alimenti con tecniche di cottura semplici e digeribili, di consistenza morbida o pastosa, non irritanti dal punto di vista chimico, termico e meccanico.
Oltre a far compilare il Diario Alimentare, prezioso strumento degli esperti di nutrizione, si può cercare di agire anche su alcuni fattori protettivi della resistenza mucosale, attraverso un uso mirato di acidi grassi polinsaturi.
Infine è fondamentale che l’alimentazione del paziente affetto da ulcera sia regolare, ad orario fisso e relativamente ravvicinato, anche per sfruttare l’effetto tampone sulla produzione di acidità gastrica.
Ricordo a tutti che eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione ( biologo nutrizionista, dietologo o dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da qualsiasi patologia accertata.
Edited by, venerdì 15 settembre 2017, ore 18,30.