SALUTE&BENESSERE: SENZA SINTOMI LA COLONSCOPIA E’ INUTILE?

I sessantenni che non hanno mai avuto problemi con il colon perchè mai dovrebbero fare una colonscopia? E’ questo uno degli argomenti trattati nella sezione “Falsi Miti e Bufale” dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità ed anche dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere” (immagine in alto: una colonscopia virtuale, dal sito Eccellenza Medica). Il servizio…

I sessantenni che non hanno mai avuto problemi con il colon perchè mai dovrebbero fare una colonscopia? E’ questo uno degli argomenti trattati nella sezione “Falsi Miti e Bufale” dell’ISS, l’Istituto Superiore di Sanità. “La colonscopia, si legge, è utile per la diagnosi di tumore del colon-retto, uno dei tumori in assoluto a maggiore insorgenza nella popolazione italiana prevenibile con stili di vita corretti e con l’adesione al rispettivo programma di screening.

Tra gli uomini si trova al terzo posto (11% di tutti i nuovi tumori), preceduto da prostata e polmone, tra le donne al secondo, rappresentando il 12% dei nuovi tumori, preceduto dal carcinoma mammario.

Il cancro del colon-retto è spesso conseguente ad una evoluzione di lesioni benigne (quali ad esempio i polipi adenomatosi) della mucosa dell’intestino, che impiegano un periodo molto lungo (dai 7 ai 15 anni) per trasformarsi in forme maligne. Lo screening per la diagnosi del tumore del colon-retto è indirizzato a uomini e donne di età dai 50 ai 69 anni e consiste nell’eseguire, ogni 2 anni, un test di ricerca di sangue occulto fecale (raccolta di un piccolo campione di feci e ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo). Alcuni programmi di screening attivi in Italia utilizzano, al posto della ricerca del sangue occulto, un altro esame di screening: la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni. I casi risultati positivi alla ricerca di sangue occulto, vengono indagati più approfonditamente tramite successiva colonscopia. La colonscopia è un esame che fa paura perché invasivo, sebbene eseguito con sedazione leggera, ma è utile per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Questo esame consente sia di identificare precocemente quelle lesioni che potrebbero degenerare nel tempo in forme tumorali maligne, sia di effettuare la diagnosi di carcinomi in stadio iniziale e, quindi, suscettibili di guarigione dopo terapia, con una conseguente riduzione della mortalità.

L’evoluzione del cancro del colon-retto è lenta; per tale motivo, conclude l’Istituto Superiore di Sanità, lo screening rappresenta uno strumento importante per la diagnosi precoce e per l’organizzazione di un’adeguata strategia terapeutica.

Quindi fare controlli periodici è la scelta giusta!”

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 14 febbraio 2025, ore 18,04. 

 

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