Dopo due settimane di pausa riprende la rubrica “Salute&Benessere” curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale. Tema di questa puntata numero 164: perché è bene non arrabbiarsi per tutelare la salute e, in particolare, la funzionalità cardiaca…
Ogni giorno, per tanti motivi, capita di arrabbiarci. Un diverbio in famiglia o discussioni al lavoro possono essere la causa di rabbia e stress, che certamente non hanno effetti positivi sulla nostra salute. Anzi! Prendiamoci due minuti in questa settimana ancora estiva, per leggere questo articolo. Riflettiamo attentamente sui nostri comportamenti e sui possibili riflessi sulla nostra salute. E’ il bene più prezioso che abbiamo! Spesso lo ricordiamo quando è poi troppo tardi. Non è vero?
Un recentissima ricerca pubblicata sulla nota rivista americana “Journal of Cardiac Failure” ha confermato che lo stress e principalmente la rabbia andrebbero valutati con più attenzione quali ulteriori fattori di rischio negli individui affetti da insufficienza cardiaca. I dati clinici hanno rafforzato la vasta letteratura scientifica esistente sull’influenza della rabbia sui pazienti con malattie cardiache. In particolare, i ricercatori di Yale hanno sottoposto a un protocollo per la valutazione dello stress mentale alcuni pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta, una disfunzione del cuore che non pompa adeguatamente il sangue. Ai partecipanti sono stati somministrati questionari giornalieri sull’esperienza di emozioni negative nelle ventiquattro ore precedenti, oltre ad alcuni esercizi aritmetici impegnativi. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a eco-cardio per valutarne la funzione diastolica, a riposo e durante l’attività di stress. È emerso che per quanti avevano riferito di aver provato rabbia nella settimana precedente agli esami, i valori di pressione diastolica a riposo erano peggiori. Inoltre, la maggior parte dei pazienti ha mostrato cambiamenti nella funzione diastolica, come una diminuzione del rilassamento precoce e un aumento della pressione diastolica.
Cosa vuol dire in pratica? Che la rabbia causa un aumento della pressione, spesso in soggetti che hanno già altre potenziali criticità per la salute, come il sovrappeso o una alimentazione poco bilanciata. Non dimentichiamo mai che le malattie cardiache, gli ictus e gli infarti sono tra le principali cause di morte. E’ bene quindi riflette ed evitare di arrabbiarci. Non trovate?
Ricordiamoci poi che, come dico sempre, siamo macchine meravigliose, ma uniche.
Esiste certamente una causa individuale per la risoluzione di problematiche cardiache, ma va ricercata evitando il “fai da te” o la consultazione di internet (che purtroppo è pieno di informazioni non certificate, ma solo commerciali finalizzate a vendere spesso prodotti costosi). Molto meglio è chiedere l’aiuto di un medico di famiglia, a un cardiologo di fiducia o consultare una specialista della nutrizione.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 21 agosto 2020, ore 19,04.