SALUTE&BENESSERE: OCCHIO ALLA SPESA (3a parte). CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

Si conclude “Occhio alla spesa”, con la terza e ultima parte (le altre due pubblicate in archivio), nell’ambito della rubrica “Salute&Benessere” a cura della dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale. Terza parte dedicata a: consigli per gli acquisti…

Dopo avere affrontato il tema dei controlli e quello della consapevolezza che nasce imparando a leggere l’etichetta, vogliamo chiudere questo nostro piccolo viaggio nell’alimentare italiano, grazie sempre al supplemento “Natura” dell’Arma dei Carabinieri, con qualche consiglio per gli acquisti.

Partendo da una domanda che in questi tempi di crisi è sempre ricorrente: come posso tenere sotto controllo la spesa per il cibo?

Cominciamo intanto a ridurre gli sprechi.

Ogni anno in Italia, si legge testualmente, buttiamo nella pattumiera quasi 30 Kg di cibo a testa e, almeno nel 10% dei casi, la causa è attribuibile all’errata interpretazione dell’etichetta.

Eppure tutto questo dispendio può essere ridotto drasticamente facendo pesare un semplice avverbio, ovvero conoscendo la differenza tra la data di scadenza “Consumare entro e non oltre” e il Termine Minimo di Conservazione (TMC) “Da consumare preferibilmente entro”, che spesso significa che il prodotto è buono anche dopo.

Facciamo qualche esempio. I prodotti con elevata acidità e bassa attività dell’acqua, come ad esempio le conserve di pomodoro, la pasta e il riso, possono tranquillamente essere consumati anche passato qualche mese dopo il TMC.

Nello specifico la pasta, per la bassa attività dell’acqua, e il tonno in scatola, per l’elevato consumo di sale, sono molto sicuri.

Sui surgelati bisogna essere molto più cauti e non andare tanto più in là della scadenza.”

Il supplemento Natura dà anche dieci regole che possono aiutarci a risparmiare senza rinunciare alla qualità.

1. NON FIDARSI DELLE APPARENZE. Belle confezioni e sirene della pubblicità possono indurci in tentazione: impariamo a leggere l’etichetta e a decifrare le informazioni contenute per una scelta più consapevole.

  1. MAI A PORTATA DI MANO. I prodotti più cari spesso sugli scaffali sono sistemati all’altezza degli occhi e a portata di mano: guarda un po’ più in basso (o in alto) e cerca il prodotto che fa per te.
  2. IL PRIMO SCADE PRIMA. I cibi prossimi alla scadenza o meno freschi occupano la prima fila mentre quelli con una data più lunga sono posizionati nelle retrovie: allunga la mano e trova la confezione con la scadenza più lontana.
  3. IL PREZZO? MEGLIO AL CHILO O AL LITRO. Il prezzo unitario (a confezione) può trarci in inganno: è meglio confrontare il prezzo al chilo o al litro riportato sui cartellini per cercare il prodotto più conveniente.
  4. DI STAGIONE E’ MEGLIO. Acquista frutta, verdura e pesce di stagione: costano meno e sono sicuramente più freschi.
  5. L’ORIGINE NASCOSTA. Non confondiamo il luogo di produzione o di confezionamento con l’origine della materia prima. L’indicazione di origine è obbligatoria solo per alcuni alimenti, come ad esempio carne bovina, suina, ovi-caprima e volatili, latte fresco e UHT, formaggi, uova, olio extravergine di oliva, miele, passata di pomodoro, oltre che per i prodotti a denominazione Doc e Dop e per i cibi biologici.
  6. OCCHIO AL PRODUTTORE. I cibi a marchio del distributore (private label) spesso vengono prodotti da un’azienda di marca: costano il 30% in meno e in molti casi la lista degli ingredienti è simile a quella dei prodotti più noti.
  7. ACQUISTA QUELLO CHE SERVE. Evita di fare le scorte di cibo se non sei sicuro che verranno consumate prima della scadenza. Ogni anno il 10% della spesa finisce nella spazzatura.
  8. PIANIFICA GLI ACQUISTI. Comparare i prodotti pubblicizzati sui “volantoni” delle offerte dei supermercati, magari servendosi di una delle tante App che consentono di localizzare i punti vendita più convenienti in base alla lista della spesa, ci aiuta a risparmiare fino al 30%.
  9. NELLO SCEGLIERE I SURGELATI… Scarta quelli con la confezione molle (potrebbero aver subito uno sbalzo di temperatuta) e scegli sempre quelli al di sotto della “linea” presente nei freezer dei supermercati, che garantisce la temperatura idonea alla conservazione”.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

ISABELLA SALVIA

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 16 dicembre 2022, ore 18,30. 

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