E’ stata celebrata il 10 ottobre (locandina in alto) la giornata mondiale Obesity day dove è stato fatto il punto della situazione riguardo ad un grave problema. Lo affronta la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, quindi nel suo campo professionale di competenza, per la puntata settimanale della rubrica “Salute&Benessere”…
Nel 2030 saranno 254 milioni i bambini e i ragazzi obesi. E’ questo l’allarmante rapporto dell’Oms sull’obesità infantile nel mondo.
Se non si interverrà al più presto, aumenterà del 60% rispetto ai 150 milioni di oggi. Per quanto riguarda l’Italia, sarà in condizione di obesità il 21% dei bambini di età compresa tra i 5 e i 9 anni, e il 12,9% di quelli nella fascia di età 10-19 anni.
Questo è il quadro assai preoccupante contenuto nel primo rapporto dell’Oms (chiamato Childhood Obesity Atlas) dedicato all’obesità infantile, reso noto nei giorni scorsi, che contiene, oltre a schede specifiche per ogni paese del mondo, dati generali e confronti. Vi si legge, per esempio, che solo un paese su dieci ha qualche speranza (circa il 50%) di centrare l’obiettivo dell’Oms di non aumentare il numero dei piccoli obesi tra il 2010 e il 2025, mentre per altri 156 paesi (su 191) le probabilità di riuscirci sono inferiori al 10% e per altri ancora è prossima allo zero. Se la tendenza continuerà, in Cina ci saranno 62 milioni di bambini obesi, in India 27 milioni e mezzo e negli Stati Uniti 17 milioni.
Allarmati i commenti dei responsabili del rapporto. Anche i paesi che oggi hanno un livello basso di obesità infantile saranno travolti dall’epidemia, se non si prenderanno provvedimenti urgenti per tutelare la salute dei più piccoli: per esempio, in Vietnam e Tanzania i piccoli obesi saranno 2 milioni, nella Repubblica Democratica del Congo 2,4 milioni.
L’obesità è un problema talmente importante che proprio ieri, 10 ottobre, si è celebrato l’Obesity day ovvero la giornata mondiale dell’obesità
Il problema dell’obesità o del sovrappeso non è un problema da sottovalutare in quanto spesso lo associamo esclusivamente all’aspetto estetico, ma le ripercussioni sul nostro stato di salute derivanti dall’eccesso di peso sono molteplici.
Cerchiamo di capire se questo problema ci riguarda. Abbiamo visto già in passato l calcolo del BMI (indice di massa corporea), ma vale la pena ricordarlo.
BMI = peso (in kg)/quadrato dell’altezza (in metri)
Le classi di peso per gli adulti indicate dal BMI sono:
<18sottopeso
18 – 24,9 normopeso
25 – 29,9 sovrappeso
>30 obesità.
Chiaramente esistono delle differenze legate al sesso: a parità di BMI le donne tendono ad avere più grasso corporeo rispetto agli uomini.
Questo discorso è valido per gli adulti, mentre per i bambini vengono utilizzate le curve di crescita dell’Oms.
Spesso a noi adulti risulta difficile dimagrire, quindi è importante che preveniamo il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità per i nostri figli.
In Italia l’obesità infantile è un problema molto importante: 1 bambino su 5 è in sovrappeso e 1 su 10 è obeso. Siamo il Paese europeo con la maggior percentuale di giovanissimi con problemi di obesità
Un ragazzo in sovrappeso non solo può avere problemi nel presente, ma potrebbe averne anche in futuro. E’ scientificamente provato che un ragazzo in sovrappeso quasi sicuramente diventerà un adulto in sovrappeso con un rischio elevato di sviluppare patologie importanti.
I fatti di cronaca spesso ci parlano di ragazzi in sovrappeso che diventano, proprio per questo, oggetto di scherno da parte dei coetanei. E’ il caso di riflettere anche su questo.
Ricordiamoci che gli atteggiamenti di bullismo sono sempre da condannare, ma il rispetto per se stessi passa anche da una corretta alimentazione.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 11 ottobre 2019, ore 21,06.