Affronta un argomento di forte attualità, in questo primo segmento del 2024, la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale puntata della rubrica “Salute&Benessere”: la Malattia X. Anche se ancora non esiste, spaventa più di ogni altra patologia. Il servizio…
La Malattia X. Anche se ancora non esiste, spaventa più di ogni altra patologia.
È per questo che la cosiddetta “Malattia X” è entrata anche nell’agenda del World Economic Forum di Davos, una delle più importanti manifestazioni in materia di politica economica e sociale a livello mondiale.
La buona notizia, almeno per il momento, è che questa patologia è solo un’ipotesi, paventata già nel 2017 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per riferirsi ad alcune condizioni infettive, attualmente sconosciute, che possono essere in grado di causare un’epidemia o, se si diffonderà in più Paesi, una pandemia.
Sono trascorsi solo pochi mesi dal termine dell’emergenza internazionale di sanità pubblica dovuta alla pandemia da Covid 19 e si sta già parlando di una nuova possibile minaccia, la cosiddetta Malattia X, che potrebbe provocare 20 volte più vittime del Covid.
Al momento non si sa da quale microrganismo patogeno potrebbe essere scatenata questa patologia né quali sintomi avrebbe né che quali conseguenze provocherebbe sulla salute. Non si sa nemmeno quando arriverà.
L’unica cosa certa è che le probabilità che la malattia X effettivamente si manifesti causando molte vittime è davvero elevata.
Secondo gli esperti, quella provocata dal Covid-19, non sarà certo l’ultima pandemia che colpirà l’umanità.
Del resto, non è stata nemmeno la prima: la storia dell’uomo è stata costellata da pandemie che si sono presentate ciclicamente a causa della diffusione di nuovi virus o della mutazione di virus già esistenti.
Nel 2017, l’Oms ha pubblicato il primo elenco dei patogeni prioritari, ossia dei microrganismi che possono causare epidemie o pandemie, allo scopo di orientare la ricerca e gli investimenti globali, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di vaccini, test e cure.
L’elenco è stato costantemente aggiornato e oggi comprende malattie e agenti come Covid-19, febbre emorragica Crimea-Congo, virus Ebola, virus Malburg, febbre di Lassa, MERS, SARS, Nipah henipavirus, febbre della Rift Valley, Zika e, appunto, Malattia X.
Attualmente, gli scienziati conoscono migliaia di singoli virus: non tutti ovviamente sono nocivi e hanno il potenziale per scatenare una pandemia, ma alcuni sì.
Le probabilità sembrano più elevate rispetto al passato. Come mai? Le ragioni sono essenzialmente tre: la globalizzazione, il sovrappopolamento delle città e la deforestazione che, secondo gli esperti, stanno contribuendo a creare le condizioni ideali affinché i virus mutino e possano passare da una specie all’altra.
La Malattia X potrebbe essere scatenata proprio da uno di questi nuovi virus generati da queste mutazioni. Per questo, è essenziale studiare le famiglie conosciute di virus e iniziare a mettere a punto arme per contrastarle.
La speranza degli esperti è che, favorendo la condivisione di conoscenze e informazioni tra scienziati e medici attraverso un Trattato sulla pandemia globale, possano essere sviluppati dei vaccini efficaci e che venga creato un unico organismo globale responsabile della risposta alla malattia X, finanziato tramite un bilancio globale con contributi diversi basati sulla ricchezza nazionale.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
ISABELLA SALVIA
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 19 gennaio 2024, ore 17,37.