Molti non lo sanno ma il mal di schiena si può evitare o combattere anche con un piano alimentare personalizzato. Sembra una utopia e invece lo spiega ben bene la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, nella puntata n. 101 della rubrica “Salute&Benessere”…
Un’affezionata lettrice ha avuto ottimi risultati nella cura del suo terribile mal di schiena, dopo aver seguito per diversi mesi anche un piano alimentare personalizzato. Nell’ultima visita di controllo, mi ha pregato di scrivere un articolo proprio sul mal di schiena, perché lo ritiene utile per tutti. Effettivamente il mal di schiena è un problema purtroppo comune, ma voglio subito ricordare che la relativa diagnosi deve essere fatta da un medico, poiché richiede un’accurata visita di uno specialista in ortopedia, che può essere supportata anche da esami strumentali (radiografia, risonanza magnetica e/o TAC). Il medico saprà poi indicare il percorso terapeutico più idoneo: terapie fisiche (come laser, tecar o ultrasuoni), rieducazione motoria individuale, massaggi terapeutici, terapie infiltrative o ginnastica mirata, nonché ridurre il sovrappeso.
Il mal di schiena, in genere, è un problema con cause osteoarticolari anche molto diverse fra loro. Inoltre, il mal di schiena è spesso la conseguenza di cause multiple, talvolta unite tra loro: può dipendere da una postura scorretta tenuta per un tempo prolungato, da un’eccessiva tensione dei muscoli dovuta a stress psicofisico o spesso è un problema legato alle conseguenze del sovrappeso e di uno stile di vita non corretto.
Chi mi legge da tempo, sa che l’obesità può determinare numerose problematiche: a un peso troppo elevato si associano spesso patologie cardiovascolari, diabete, problemi articolari e ossei. Pesare troppo, insomma, comporta l’essere a rischio di mal di schiena, mettendo a dura prova la colonna vertebrale non solo negli adulti, ma anche nei bambini e negli adolescenti, quando lo scheletro si sta ancora formando. Questo è quanto emerso da una recente ricerca del “Children’s Hospital” di New York, che ha rapportato il mal di schiena con il peso. I risultati parlano chiaro: le alterazioni ai dischi intervertebrali (una specie di ammortizzatori inseriti tra una vertebra e l’altra che evitano lo sfregamento tra le vertebre e la compressione dei nervi che dipartono dalla colonna) hanno un’incidenza doppia nei ragazzi sovrappeso rispetto a quelli di peso normale o sottopeso. Spesso, negli adulti, a generare il mal di schiena lombare c’è poi la degenerazione e la fuoriuscita del disco intervertebrale, formando un’ernia discale, che va necessariamente curata.
Cosa fare dunque per evitare conseguenze dannose per la schiena? Certamente andare da un medico di fiducia, ma, prima di tutto, se si è in sovrappeso, valutare con lo specialista l’eventualità di un piano alimentare personalizzato a cura di un professionista dell’alimentazione, come un nutrizionista. E’ importante seguire uno stile di vita sano che comprenda una corretta alimentazione e, se prescritta dal medico, la pratica di un’attività fisica che favorisca la mobilità della spina dorsale (ad esempio nuoto o pilates). L’alimentazione deve essere equilibrata tra carboidrati, proteine e grassi, senza particolare eccessi. Un’alimentazione naturale è in grado di sostenere i processi di guarigione dell’organismo.
Non dimentichiamo, poi, che il mal di schiena potrebbe avere anche cause muscolari. Nelle persone in sovrappeso, a causa della vicinanza dell’intestino e dello stomaco alla colonna lombare, potrebbero aumentare i dolori. Il motivo è piuttosto intuitivo: l’intestino si appoggia e si ancora saldamente alle vertebre della parte bassa della schiena, mentre lo stomaco è legato al diaframma e ai muscoli della zona scapolare (sono tutti “vicini di casa”). Se l’intestino non lavora bene, in quanto infiammato o costipato, si avrà facilmente molta aria, che aumenterà il volume dell’intestino stesso e schiaccerà i tessuti circostanti, tra cui anche i muscoli dorsali e lombari. Anche se lo stomaco è contratto o infiammato, rifletterà questa condizione sulla schiena. Inoltre, molti cibi che mangiamo tendono ad aumentare l’infiammazione del nostro organismo, in quanto sono cibi poco naturali che necessitano di processi chimici impegnativi per essere digeriti. Tra i cibi più “infiammanti” ci sono i prodotti industriali molto raffinati, gli affettati, gli insaccati e non solo.
Per evitare di soffrire eccessivamente o di prendere troppi farmaci antidolorifici (non è mai un bene!), è certamente importante consultare uno specialista e, se necessario, rivolversi ad un professionista della nutrizione, come un biologo nutrizionista, per trovare la migliore soluzione sulla base di una diagnosi individuale.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 3 maggio 2019, ore 19,22.