SALUTE&BENESSERE: L’ALOE VERA FUNZIONA CONTRO I TUMORI?

In base a precise richieste e domande dei lettori, la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale rubrica del venerdì “Salute&Benessere”, risponde sull’aloe vera (nella foto) se funziona contro i tumori…

Rispondiamo oggi a una delle tante domande che i nostri lettori ogni tanto si pongono, ovvero se l’aloe vera funziona come anti-tumorale. Per rispondere in maniera esaustiva abbiamo consultato il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, sezione “Falsi Miti e Bufale”.

L’aloe vera, si legge testualmente, è la specie di aloe più diffusa. I derivati della pianta sono conosciuti sin dalla antichità come rimedi per piccoli problemi della pelle, come piccole ferite o bruciature, e successivamente anche come antibatterico e lassativo.

Gel e altri derivati dell’aloe vera sono utilizzati in molte preparazioni cosmetiche e alcuni studi di laboratorio suggeriscono che applicare sulla pelle il gel derivato dalla pianta non sia pericoloso e possa contribuire alla cura di piccole ferite o ustioni leggere. Solo l’applicazione locale di gel sembra essere sicura, mentre sono stati dimostrati numerosi effetti collaterali in seguito alla somministrazione di aloe vera per bocca o per iniezione. Le iniezioni del composto in alcuni casi hanno portato addirittura al decesso.

Un uso inappropriato di integratori contenti aloe, continua il sito dell’ISS, è stato associato a disfunzioni della tiroide, epatiti acute e problemi di coagulazione nel corso di interventi chirurgici. Infatti è noto che capsule, compresse e succo in forma liquida (sciroppi) possono causare diarrea, dolore addominali, nausea e vomito.

Inoltre, se si assumono già dei farmaci o altri tipi di erbe, potrebbero verificarsi delle interferenze dannose tra le diverse sostanze, anche molto pericolose per la salute.

In particolare, si possono verificare reazioni allergiche a gel e creme a base di aloe vera, soprattutto per chi è allergico a cipolle, aglio, tulipani e simili o in caso di utilizzo per lunghi periodi.

Per questo motivo, prima di assumere la aloe vera, come crema o gel per uso topico, è consigliabile fare il test, per sapere se si è allergici.

È importante evidenziare che non c’è alcuna dimostrazione scientifica sull’efficacia dell’aloe vera nella cura dei preso il melanoma che è un tumore della pelle. Infatti alcuni effetti benefici delle sostanze presenti nella aloe vera sono stati evidenziati solo su cellule isolate e su animali e i dati finora raccolti non dimostrano l’efficacia di queste sostanze nelle terapie umane, compresi i tumori.

Anche per quanto riguarda gli studi sulla capacità dell’aloe vera e dei suoi derivati di eliminare o ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici quali chemio e radioterapia, i risultati sono contraddittori. Uno studio ha valutato la possibilità che la emodina, una sostanza presente nelle foglie della aloe vera, possa avere un ruolo di supporto alla chemioterapia nel trattamento del tumore, anche in questo caso solo su cellule isolate o su modelli animali.

L’unico effetto recentemente confermato è la prevenzione della mucosite, un problema frequentemente indotto dalla chemioterapia, ma anche in questo caso manca una conferma definitiva ottenuta mediante un’applicazione clinica.

In conclusione, non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino l’efficacia dell’aloe vera nell’uomo. È consigliabile evitare l’uso dell’aloe vera e di numerose altre piante medicinali durante la gravidanza.

In caso di tumore, conclude il sito dell’Istituto Superiore di Sanità, compreso il melanoma, bisogna rivolgersi unicamente allo specialista oncologo, al fine di eseguire tutti gli accertamenti e selezionare gli opportuni trattamenti antitumorali.

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 18 novembre 2022, ore 21,02. 

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