La puntata di questa settimana della rubrica “Salute&Benessere”, curata dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, ha un tema ben preciso: è vero o no che la banana è il frutto più ricco di potassio?…
Il titolo racchiude in poche parole l’argomento di questa settimana. Molti di noi sono convinti che la banana sia il frutto più ricco di potassio. Ma è davvero così? No! E a dirlo è l’Istituto Superiore di Sanità, che nella sezione falsi miti e bufale sull’alimentazione del suo sito internet cerca di fare chiarezza. La banana, si legge testualmente, è sicuramente un frutto ricco di potassio, ma altri alimenti, soprattutto di origine vegetale, contengono quantità molto superiori di questo minerale.
Il potassio è un minerale fondamentale per il funzionamento dell’organismo ed è coinvolto, tra l’altro, nella regolazione del ritmo cardiaco e nella contrazione muscolare. La carenza di potassio si manifesta con debolezza muscolare, tachicardia e aritmie, stati confusionali e sonnolenza; la sindrome da eccesso comporta invece astenia, crampi muscolari, ipotensione e brachicardia, fino ad arrivare all’arresto cardiaco nei casi più gravi. Le indicazioni contenute nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità suggeriscono di consumare una razione giornaliera pari a 3,5 grammi di potassio.
Il potassio è contenuto in quasi tutti gli alimenti, in alta percentuale soprattutto nei cibi di origine vegetale. La frutta fresca, continua l’ISS, è una fonte importante di potassio: l’avocado, con 450 milligrammi di potassio per 100 grammi di parte mangiabile (450 mg/100g parte edibile) e il kiwi (400 mg/100g p.e.) sono certamente i frutti con la maggiore concentrazione di potassio, seguiti dal ribes (370 mg/100g p.e.) e dalla banana (350 mg/100g p.e.).
Ricchi di potassio, con valori superiori a 300 mg/100g p.e., sono anche i meloni d’estate (333 mg/100g p.e.) e le albicocche (320 mg/100g p.e.). Anche la frutta secca (pistacchi 972 mg/100g p.e., mandorle 780 mg/100g p.e., arachidi 680 mg/100g p.e. e nocciole 466 mg/100g p.e., per citarne alcuni) e ancor più la verdura (patate 570 mg/100g p.e., spinaci 530 mg/100g p.e., finocchi 394 mg/100g p.e. ecc.) e i legumi (fagioli 1445 mg/100g p.e., lenticchie 980 mg/100g p.e. e ceci 881 mg/100g p.e.) forniscono alla dieta considerevoli quantità di potassio.
Una dieta equilibrata, conclude l’Istituto Superiore di Sanità, data la quantità di cibi naturalmente ricchi di potassio, è in grado di fornire l’apporto di potassio necessario al nostro organismo.
Per approfondimenti si consiglia di consultare il sito dell’Istituto Superiore di Sanità al seguente link:
https://www.issalute.it/index.php/falsi-miti-e-bufale/l-alimentazione/
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 29 novembre 2019, ore 19,49.