Salute&Benessere: I rischi della pressione alta

I rischi della pressione alta. Questo l’argomento scelto questa settimana dalla dottoressa ISABELLA SALVIA (foto in basso) per la puntata n. 86 della nostra rubrica “Salute&Benennere”, curata dalla nutrizionista con studio in Torrenova…

Con il nuovo anno, è importante prendersi cura della propria salute. E’ fondamentale seguire piccoli accorgimenti anche alimentari per prevenire patologie gravi, anche mortali. Un esempio? La pressione alta. Dopo le festività natalizie, proviamo a monitorare anche i valori pressori, chiedendolo gratuitamente al nostro medico di base.

La settimana scorsa abbiamo visto i pericoli del colesterolo alto, che si può risolvere con una corretta alimentazione, dopo essersi sottoposti agli esami del sangue. Oggi vedremo i rischi della pressione alta (o ipertensione) uno stato patologico in cui i livelli di pressione arteriosa a riposo risultano costantemente superiori alla norma. In termini numerici, una persona è ipertesa, quando la pressione arteriosa massima (o sistolica) supera “costantemente” il valore di 140 mmHg, ovvero la pressione minima (o diastolica) è sopra i 90 mm/Hg. Il perdurare dell’ipertensione comporta un danno profondo a carico dei vasi sanguigni (l’aterosclerosi). Questa alterazione vascolare ha ripercussioni negative sull’irrorazione sanguigna degli organi del corpo. Tra questi, quelli che più risentono della prolungata presenza di ipertensione sono il cuore e vasi sanguigni, il cervello, i reni, gli occhi e gli organi dell’apparato riproduttivo. A livello del cuore, l’ipertensione prolungata può provocare l’infarto (o attacco di cuore) e lo scompenso cardiaco. A livello vascolare, invece, il perdurare della pressione alta può essere responsabile di dissecazione aortica (o dissezione aortica), formazione di aneurismi e arteriopatia periferica.

La pressione alta preoccupa molte persone in tutto il mondo, indistintamente sia uomini che donne. Fortunatamente, qualche cibo giusto e una particolare attenzione alla dieta possono essere veramente d’aiuto per arginare tale patologia. Infatti, la pressione alta può essere tenuta a bada con i giusti alimenti che aiutano a diminuirla. Oggi conosciamo il forte legame tra una sana alimentazione e la prevenzione delle malattie. In particolare, quello che mangiamo, o non mangiamo, può aiutare a ridurre o prevenire la pressione alta. La perdita di peso, se si è in sovrappeso o obesi, è un modo sicuro ed efficace per abbassare la pressione sanguigna. Introducendo alcune semplici abitudini alimentari, tra cui porre attenzione alle dimensioni delle porzioni per favorire la perdita di peso, si può essere in grado di abbassare la pressione sanguigna. Molti studi mostrano chiaramente come la perdita di peso abbia effetti benefici nel ridurre la pressione arteriosa alta, con tutti i vantaggi che ne consegue anche relativamente alla minor quantità di farmaci da assumere per tenere sotto controllo questo problema. Molti alimenti vanno ad influenzare la pressione arteriosa. Esistono studi che hanno dimostrato come una dieta ricca di sodio aumenti il livello della pressione in numerosi soggetti. Anche il potassio, il magnesio e le fibre possono influenzare i valori della pressione, ma in senso opposto. Frutta e vegetali ne sono ricchi, mentre al contrario sono poveri di sodio. Inoltre, noci, semi, legumi, carni magre e pollame sono buone fonti di magnesio.

Se siete ipertesi o in sovrappeso, la cosa più sensata è rivolgersi a un nutrizionista, oltre che al medico di fiducia! Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 11 gennaio 2019, ore 19,13.

 

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