Salute&Benessere: Dolori, prima comprendere le cause

Un allarme per ogni dolore. Non è così che si previene o si combatte un qualsiasi problema fisico: è bene mantenere la freddezza e poi comprenderne le cause. Questo il tema affrontato questa settimana, nella rubrica di grande successo “Salute&Benessere”, dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale…

È fondamentale, per la nostra salute, comprendere le cause delle sensazioni negative o dei nostri dolori, piuttosto che curare solo gli eventuali effetti. Sono in continuo aumento, ad esempio, pillole o capsule per dimagrire, che, se e quando (spesso raramente o mai) funzionano, hanno effetti temporanei o addirittura peggiorativi per la nostra salute. Parimenti, l’utilizzo dei farmaci per alleviare il dolore (gli antidolorifici) è in continuo aumento, e tra quelli più utilizzati emergono i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei) come l’acido acetilsalicilico, il paracetamolo, l’ibuprofene e il ketoprofene. Queste molecole a basso dosaggio possono essere acquistate senza presentare la ricetta del medico. Sono infatti farmaci di automedicazione, che però devono essere assunti seguendo le istruzioni presenti all’interno della confezione o chiedendo consiglio ad un professionista (un medico o un farmacista). Molte volte, invece, senza capire le cause li assumiamo anche per diversi giorni in caso di dolori articolari, dolore cervicale, emicrania, mal di denti, mal di schiena, senza comprendere se legati a possibili patologie. È sempre necessario parlarne con il medico o con una professionista, per capire le cause del dolore. Dobbiamo cercare le cause, per risolvere alla radice il problema, quando possibile. È importante inoltre sottolineare che gli antidolorifici, sebbene limitino momentaneamente i fastidi del dolore, possono provocare effetti collaterali come lesioni della mucosa gastrica o ulcere fino al sanguinamento gastrico. Per questo motivo è importante seguire il consiglio del medico, valutando l’opportunità di assumere, per dolori intensi e durante una cura di lunga durata, un farmaco che protegga lo stomaco innalzando lievemente il PH. Bisogna rispettare la dose massima giornaliera del FANS che varia a seconda della molecola utilizzata. La maggior parte dei farmaci appartenenti a questa classe ha anche azione antipiretica (febbre); il farmaco più utilizzato soprattutto negli anziani e nella popolazione pediatrica è il paracetamolo, in quanto provoca minori effetti collaterali gastrici e può essere assunto a stomaco vuoto. In caso di febbre, è buona norma assumere il medicinale quando la temperatura supera i 38,5 gradi e non al di sotto, poiché la febbre è un meccanismo di difesa del nostro sistema immunitario contro il virus o il batterio che determina la patologia in corso. Un’altra molecola utilizzata spesso è l’ibuprofene, che svolge sia un’ottima azione antidolorifica e antinfiammatoria sia azione antipiretica, ma potrebbe dare disturbi gastrici in terapie di lunga durata. È importante assumere questa categoria di farmaci sempre a stomaco pieno. Ad ogni modo è opportuno contattare il medico prima di cominciare qualsiasi terapia.

Anche quando vengono assunti per controllare un banale mal di testa gli antidolorifici dovrebbero essere utilizzati con parsimonia, pena effetti avversi indesiderati fra cui è inclusa anche la cronicizzazione del dolore. Gli effetti collaterali del paracetamolo sono rari. L’assunzione di dosi eccessive e il consumo contemporaneo di alcolici possono però danneggiare il fegato.

In via generale, è importante:

  • non superare le dosi indicate dal medico o riportate nel foglietto illustrativo;
  • chiedere al medico se l’antidolorifico che si intende scegliere può interferire con altri medicinali già assunti quotidianamente;
  • non assumere contemporaneamente più antidolorifici diversi.

La regola principale, che ripeto sempre ai miei pazienti, è quella di comprendere le cause dei nostri problemi di salute, rivolgendosi ad un professionista di fiducia, piuttosto che ricercare rimedi “fai da te”, che, nella migliore delle ipotesi, come per gli antidolorifici, possono alleviare i sintomi momentaneamente, ma provocare altri problemi. Iniziando con questi piccoli passi. Ricordiamoci sempre di volerci bene e veramente!

Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.

Isabella Salvia

I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.

Edited by, venerdì 12 marzo 2021, ore 17,06. 

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