Pericolo colesterolo. Su questo argomento punta l’attenzione la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere”. Il colesterolo viene definito un killer silenzioso e sottovalutato…
Il colesterolo è una molecola naturalmente e fisiologicamente presente all’interno del nostro organismo, che ha addirittura la possibilità di fabbricarlo in quanto rappresenta un costituente essenziale delle membrane cellulari ed è anche precursore per la sintesi di tutti gli ormoni steroidei.
Oggetto di molti studi sin dalla fine del secolo scorso, se il colesterolo è presente in quantità normali non comporta alcun problema; al contrario, se è presente in quantità eccessive, può comportare problematiche molto serie.
Nel caso specifico di ipercolesterolemia, ovvero nel momento in cui il colesterolo dovesse circolare in eccesso all’interno delle arterie, potrebbe dare vita a quel processo che prende il nome di aterosclerosi, cioè, la formazione di placche ricche di colesterolo che rivestono la parete interna delle arterie e, con il tempo, creare un danno alle pareti, portando fino a vere e proprie ostruzioni con conseguenze molto gravi, ovvero malattie cardiovascolari come l’infarto, l’ictus o le arteriopatie agli arti inferiori.
Il colesterolo è dunque tra i principali responsabili di vittime per patologie cardiovascolari nel mondo.
Recentemente, l’indagine presentata all’incontro ‘La prevenzione che sta a cuore. Malattie cardiovascolari e colesterolo nei pazienti ad alto rischio: agire prima, in modo intensivo e efficace, per ridurre la mortalità” ha messo in risalto la questione.
Oltre il 40% degli intervistati sottovaluta i rischi legati ad alti livelli di colesterolo. L’obiettivo della ricerca era quello di analizzare la conoscenza delle malattie cardiovascolari e la percezione circa le conseguenze dell’ipercolesterolemia. Se consideriamo che oltre 1 decesso su 3 è imputabile a patologie cardiovascolari, prima causa di morte sia per gli uomini che per le donne, questo è molto pericoloso.
La difficoltà nel combattere le malattie cardiovascolari sta nel loro essere malattie silenti.
La chiave è la prevenzione, ma solo per il 17% del campione è opportuno eseguire periodicamente visite di controllo.
L’esame specifico che determina i livelli di colesterolo nel sangue consiste in un semplice prelievo del sangue attraverso il quale si individuano le quantità di colesterolo totale, di quello buono, dei trigliceridi e, infine, del colesterolo cattivo.
Essendo i livelli raccomandabili di colesterolo specifici per ogni persona, si è pensato di stabilire dei parametri soglia che variano da individuo a individuo. Se una persona, ad esempio, non presenta alcun fattore di rischio (pressione alta, diabete, familiarità, obesità e non fuma) è certamente possibile tollerare livelli di colesterolo ‘cattivo’ un po’ più alti; al contrario, una persona che presenta fattori di rischio importanti, i livelli colesterolo LDL anche apparentemente bassi rendono la persona più a rischio di sviluppare problemi cardiovascolari.
Sono considerati nella norma valori di colesterolo ‘cattivo’ al di sotto dei 115 mg/dl.
I parametri soglia, però, variano in base alla presenza di fattori di rischio più o meno importanti, dove l’LDL deve scendere sotto i 100 mg/dl; in presenza di fattori di rischio più gravi, come ad esempio pregressi eventi cardiaci, diabete con complicanze, il limite è stato spostato a sotto i 70 mg/dl; le ultime linee guida hanno introdotto la categoria dei soggetti a rischio estremo, per i quali la soglia è stata abbassata al di sotto dei 55 mg/dl.
Anche nel caso del colesterolo, come per il diabete e l’obesità, il corretto stile di vita può fare la differenza: alimentazione adeguata e giusti livelli di attività fisica potrebbero infatti evitare l’uso dei farmaci e prevenire tutte le complicanze correlate.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 7 ottobre 2022, ore 19,40.