L’equazione torna: il connubio caffè con zucchero è una coppia che funziona per i benefici della salute ma senza esagerare. Lo spiega la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere”…
L’associazione tra consumo di caffè (fino a 3-5 tazzine al giorno) e benefici per la salute, soprattutto in termini di riduzione del rischio di alcune malattie croniche (cardiovascolari e alcuni tipi di tumori) e di riduzione della mortalità per cause specifiche e totali, trova conferma nelle evidenze più recenti, che sono di supporto all’assunzione regolare di caffè come parte di un’alimentazione varia ed equilibrata.
In questo contesto, il possibile ruolo del consumo di caffè nel controllo del peso è ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica, anche alla luce dell’abitudine diffusa di consumare la bevanda con l’aggiunta di latte (o panna), o zuccherata.
L’analisi dei dati di tre grandi studi prospettici americani aggiunge nuovi elementi al proposito, focalizzandosi sui potenziali effetti dell’aggiunta di zucchero, panna o sostituti del latte al caffè nel modularne gli effetti di salute.
I risultati indicano che un aumento del consumo di caffè (sia con caffeina che decaffeinato) di una tazza al giorno è associato a un minore incremento ponderale in un periodo di 4 anni (- 0,12 kg).
Tuttavia, nonostante l’assunzione complessiva con la dieta di zuccheri aggiunti sia rimasta costante nel periodo di osservazione, l’aggiunta dello zucchero al caffè, anche in quantità relativamente piccole, neutralizzerebbe tale effetto e anzi è risultata correlata a un aumento di peso nel tempo, complessivamente contenuto (+ 0,09 kg per ogni cucchiaino da tè di zucchero, sempre in 4 anni), ma più marcato per i soggetti in sovrappeso e obesi. Nessuna variazione di questo parametro è stata invece descritta in associazione all’aggiunta di panna o di sostituti del latte.
L’assenza di differenze significative in relazione alla presenza o meno di caffeina conferma la debolezza sul piano scientifico degli effetti favorevoli sul peso che vengono spesso attribuiti a questa sostanza contenuta nel caffè.
Nonostante il legame tra i livelli di consumo di caffè zuccherato e le variazioni del peso sia di entità molto modesta, gli autori sottolineano che la ricerca ha rilevanza per la salute pubblica, alla luce della diffusione dell’abitudine a consumare quotidianamente caffè e dell’alto tasso di sovrappeso e obesità a livello globale.
Ancora una volta si tratta dei risultati di uno studio osservazionale, in base ai quali non è possibile stabilire relazioni di causa-effetto tra l’abitudine a zuccherare il caffè e gli effetti sul peso. In sintesi, il consumo di caffè sembra avere effetti favorevoli sulla gestione del peso, che possono essere parzialmente compromessi dall’aggiunta di zucchero alla bevanda. Questa osservazione supporta la raccomandazione, tra le altre, di limitare l’aggiunta di zucchero al caffè per le persone in sovrappeso e obese.
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
ISABELLA SALVIA
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 20 ottobre 2023, ore 18,41.