Da questa settimana, su richiesta di numerosi lettori, la dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, illustrerà il tema delle intolleranze alimentari. Prima parte, quindi, di Allergie e intolleranze nella rubrica del venerdì sera “Salute&Benessere”…
Da questa settimana, su richiesta di numerosi lettori, vorrei illustrare il tema delle intolleranze alimentari, ricordando subito di prestare la massima attenzione sulla attendibilità scientifica di alcuni test, che potrebbero solo essere una spesa inutile. Negli ultimi anni, i media hanno dedicato tanto spazio alle intolleranze, in parte perché si è osservato un lieve incremento dell’incidenza delle allergie (che, come vedremo, sono cosa diversa rispetto alle intolleranze), e in parte perché intorno a questo genere di problemi si sono create vere e proprie leggende, quasi sempre prive di fondamento. Di cosa stiamo parlando? In questa e nella prossima settima proveremo a dare una risposta chiara.
Allergie e intolleranze alimentari rientrano nella più generica definizione di “reazioni avverse agli alimenti”, ovvero sono dei fenomeni sgraditi che si verificano dopo l’ingestione di cibo.
Per capire meglio, premettiamo che le reazioni avverse a un alimento possono essere tossiche o non tossiche. Quelle tossiche sono scatenate da tossine e avvengono in tutte le persone che assumano un determinato alimento (botulismo, avvelenamenti), mentre fra quelle non tossiche rientrano le allergie (che sono reazioni del sistema immunitario) e le intolleranze (non mediate direttamente dal sistema immunitario) che si manifestano solo in alcune delle persone – in genere molto poche – che assumano quel particolare alimento.
Le allergie alimentari, così come tutte le allergie, sono fenomeni che coinvolgono il sistema immunitario, poiché sono causate da anticorpi che reagiscono contro alcune proteine (dette allergeni o antigeni) contenute in alcuni alimenti. Anche se sono causate da allergeni assunti con l’alimentazione, nella stragrande maggioranza di casi esse si presentano con la stessa sintomatologia delle altre forme di allergia: orticaria e prurito, gonfiore delle labbra e di altre parti del corpo, ostruzione della laringe, asma, etc.
Le allergie possono essere scatenate da antigeni che reagiscono con gli anticorpi IgE, i classici coinvolti nelle allergie in generale e da allergie senza coinvolgimento IgE.
Le prime rappresentano la stragrande maggioranza delle allergie e sono in genere ad insorgenza rapida, cioè da pochi minuti a un’ora dall’ingestione e quindi in un certo senso più facili da diagnosticare perché si arriva immediatamente al riconoscimento del responsabile, mentre le seconde possono intervenire anche 24 ore dopo l’assunzione dell’alimento e il responsabile è quindi di più difficile identificazione.
Le reazioni IgE-mediate sono caratterizzate da orticaria ed eruzioni cutanee, ma anche gonfiori della faccia e del collo e in maniera più pericolosa della glottide. Nell’adulto gli alimenti più spesso coinvolti in queste reazioni sono arachidi e frutta secca, crostacei, molluschi, pesce e uova.
Un’altra manifestazione importante è la Sindrome Allergica Orale, che colpisce soltanto la bocca e la gola ed è scatenata da frutta e vegetali: in genere pesche, ciliegie, mele, pomodoro e sedano. È un tipo di allergia crociata con i pollini, poiché si ritiene che la sensibilizzazione avvenga attraverso l’inalazione di pollini, tanto che colpisce con maggiore frequenza chi soffre di febbre da fieno.
Le manifestazioni allergiche non mediate da IgE danno una sintomatologia a più lenta insorgenza e di più difficile riferimento: eczema, rinite, orticaria, asma, crampi addominali e diarrea.
Attenzione: la caratteristica della reazione allergica è quella di presentarsi sempre, indipendentemente dalla quantità di allergene presente: in pratica se siamo allergici a un alimento, anche una minima quantità di quest’ultimo basterà a scatenare una reazione anche forte. Nei bambini le reazioni allergiche sono quasi esclusivamente al latte vaccino, alle uova, al frumento, alle arachidi, al merluzzo e alla soia.
Questa settimana abbiamo compreso quelle che sono le reazioni ad un’allergia, che, nella sua genericità, è comunque una patologia che necessita un immediato intervento di un medico e possibilmente di uno specialista, prima di analizzare il possibile regime alimentare, con un nutrizionista.
La prossima settimana inizieremo a trattare delle intolleranze, scoprendo i riferimenti scientifici che esistono per evitare test che non hanno alcuna validazione. Ricordiamoci sempre di volerci bene e di avere a cuore la nostra salute, rivolgendoci a medici di fiducia che sanno come curare il paziente e non a commercianti che, vendendo prodotti, sono solo alla ricerca di clienti.
VOGLIAMOCI BENE, SEMPRE!
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
Isabella Salvia
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 24 settembre 2021, ore 19,00.