L’acufene è un sibilo, un ronzio, un fischio o un suono vivace o di campanello nelle orecchie che solo il soggetto interessato può sentire: che relazione c’è con pressione e diabete? Interrogativo risolto e approfondito dalla dottoressa ISABELLA SALVIA, nutrizionista con studio in Torrenova ed esperta di medicina in generale, nella settimanale rubrica “Salute&Benessere”…
L’acufene è un sibilo, un ronzio, un fischio o un suono vivace o di campanello nelle orecchie che solo il soggetto interessato può sentire.
E’ un disturbo uditivo che si manifesta come una sensazione acustica, in alcuni casi particolarmente fastidiosa, avvertita anche se nessuna sorgente esterna l’abbia generata. L’acufene può interessare un solo orecchio, entrambi o più genericamente può essere localizzato al centro della testa.
Come specificato nel titolo di questo scritto, l’acufene può essere anche correlato con problemi di pressione alta ed è quindi opportuno, in presenza di questo disturbo, fare anche un controllo pressorio.
In ogni caso, i sintomi legati all’ipertensione arteriosa non sono specifici, e per questo sono spesso sottovalutati o imputati a condizioni diverse.
Tra i sintomi più comuni abbiamo: mal di testa, specialmente al mattino, stordimento e vertigini, alterazioni della vista, perdita di sangue dal naso e appunto ronzii alle orecchie.
La scarsità dei sintomi e la loro aspecificità sono il motivo principale per cui spesso il paziente non si accorge di avere la pressione alta.
Per questo è fondamentale controllare periodicamente la pressione: fare diagnosi precoce di ipertensione arteriosa significa prevenire i danni ad essa legata e, quindi, malattie cardiovascolari anche invalidanti.
Un problema di rilevante interesse è lo sviluppo di ipoacusia e acufeni anche nei soggetti diabetici.
Sappiamo tutti che nelle società occidentali il diabete è una malattia molto diffusa e lo è per motivi genetici, ma soprattutto a causa di una alimentazione ricca di zuccheri semplici o di amidi. Altra causa di diffusione di questa malattia è la sedentarietà.
Come abbiamo più volte specificato, si riconoscono due tipi di diabete: diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2.
Il diabete di tipo 1 è la forma più grave; il pancreas non produce insulina, l’ormone deputato al metabolismo dei carboidrati, e pertanto la glicemia (zuccheri nel sangue) sale. Per contrastare questa malattia sono necessarie le iniezioni di insulina e questo tipo di diabete viene anche chiamato diabete insulino-dipendente.
Il diabete di tipo 2 è una situazione clinica dove la persona ha il pancreas che produce insulina, ma in modo insufficiente. Se il paziente fa una dieta ricca di dolci o di pasta o di pane ecco che la sua insulina non riesce a contenere la glicemia a livelli accettabili.
La glicemia elevata è causa di un fenomeno particolarmente grave: la microangiopatia. Con questa parola si intende un danno ai capillari sanguigni, cioè ai più piccoli vasi del nostro organismo. Si riconoscono alcune espressioni della microangiopatia che assumono una particolare rilevanza. I danni alla retina sono ormai noti, ma anche nervi e cervello vengono colpiti.
La microangiopatia colpisce tutti i capillari, anche quelli dell’orecchio interno, in particolare coclea e labirinto.
L’apparato vestibolare (labirinto) riesce a contrastare meglio gli effetti del diabete, mentre la coclea, che ha una circolazione terminale molto simile a quella della retina, può subire gli effetti del diabete con una perdita uditiva. La perdita uditiva provocata dalla microangiopatia è quasi sempre bilaterale, simmetrica, e interessa soprattutto le frequenze centrali ed acute.
Abbiamo dunque capito che causa di acufeni possono essere la pressione arteriosa elevata, la glicemia elevata, l’ipercolesterolemia, il fumo di sigaretta, la sedentarietà e l’età superiore ai 65 anni.
Il segreto per stare in forma sotto tutti i punti di vista?
Sempre lo stesso: alimentarci correttamente e fare attività fisica!
Occhio sempre ai sintomi, mi raccomando!
Eventuali quesiti o temi d’interesse mi potranno essere segnalati su Facebook alla pagina “Dott.ssa Isabella Salvia – Biologa Nutrizionista” o tramite WhatsApp al 320 6556820.
ISABELLA SALVIA
I contenuti di questo articolo hanno esclusive finalità informative e divulgative, non essendo destinati ad offrire consulenza medica/nutrizionale personale. La dottoressa Isabella Salvia consiglia sempre di rivolgersi ad un professionista qualificato della nutrizione (un biologo nutrizionista, un medico dietologo o un dietista) per ricevere un piano alimentare personalizzato, redatto sulla base di una diagnosi individuale, sia per soggetti sani che per le persone affette da patologie accertate.
Edited by, venerdì 23 giugno 2023, ore 19,48.