“Nessuna violazione del diritto alla salute”. Questa la motivazione per la quale il Tar Sicilia di Catania ha rigettato il ricorso, sul Punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata Militello (foto in alto), chiuso dal 26 settembre 2019 e presentato dagli avvocati PAOLO STARVAGGI e FILIPPO ALIOTO, da consiglieri comunali del tempo e da un gruppo di cittadini. Il servizio…
E’ stato rigettato dalla Terza Sezione del Tar Sicilia di Catania il ricorso per il Punto nascita di Sant’ Agata Militello, chiuso dal 26 settembre 2019. “Nessuna violazione del diritto alla salute“: questa la motivazione adottata dal Tribunale amministrativo regionale etneo. Secondo i giudici, “il principio della tutela della salute quale fondamentale diritto dell’individuo è maggiormente salvaguardato in punti nascita dotati di tutti i requisiti qualitativi richiesti dal legislatore a tutela della salute della donna e del nascituro”.
Il ricorso era stato proposto nel 2019 da un gruppo di cittadini santagatesi e da consiglieri comunali di opposizione dell’epoca, alcuni attualmente in carica, contro la soppressione del Punto nascita dell’ospedale di Sant’Agata Militello. I ricorrenti avevano impugnato i vari provvedimenti relativi al riordino della rete ospedaliera, tra cui il decreto dell’assessorato regionale alla Salute del gennaio 2019 di adeguamento al decreto ministeriale 70/2015 su standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi di assistenza ospedaliera.
Nel ricorso proposto attraverso gli avvocati Paolo Starvaggi, oggi capogruppo di opposizione e l’avvocato Filippo Alioto, candidatosi nella scorsa tornata elettorale e primo dei non eletti dell’attuale minoranza, veniva eccepito il contrasto del provvedimento col parere dell’allora Commissione Sanità, la mancata sottoposizione all’iter legislativo dell’Ars e il mancato coinvolgimento degli enti locali, senza tener conto della suddivisione del territorio né delle caratteristiche e richieste di servizio delle aree coinvolte.
Le contestazioni riguardavano quindi il depotenziamento dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, Chirurgia ed Ortopedia del presidio santagatese e la trasformazione in “percorso nascita” sopprimendo i punti nascita con meno di 500 parti l’anno, come quello di Sant’Agata Militello che non ha ottenuto la deroga a differenza di altri «con la conseguente palese disparità di trattamento a danno della comunità dei Nebrodi». All’esito del giudizio amministrativo, cui erano costituiti anche Presidenza della Regione ed assessorato alla Salute, il ricorso è stato ritenuto infondato.
Teresa Frusteri
Edited by, sabato 17 febbraio 2024, ore 9,26.