S.Agata Militello: Rapinò un disabile, 35enne (condannato a 4 anni) dagli arresti domiciliari all’obbligo di firma

Il Gip del Tribunale di Patti UGO DOMENICO MOLINA, in accoglimento della richiesta formulata dal legale di fiducia, avvocato DANIELE CORRAO, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva dell’obbligo di firma, nei confronti di AHMED SAKOUHI, 35 anni, tunisino di origine ma residente a Sant’Agata Militello, accusato di rapina pluriaggravata nei confronti di un disabile lo scorso 1 febbraio (foto in alto). L’uomo è stato condannato, con il rito abbreviato, a 4 anni. Il servizio…

Il Gip del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molina, in accoglimento della richiesta formulata dal legale di fiducia, avvocato Daniele Corrao, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva dell’obbligo di firma, nei confronti di Ahmed Sakouhi, 35 anni, tunisino di origine ma residente a Sant’Agata Militello, accusato di rapina pluriaggravata per avere rapinato di 450 euro un 54enne santagatese, affetto da minorazioni fisiche. Era stato lo stesso giudice Molina, due mesi fa, a infliggere la condanna all’imputato con il rito abbreviato.

I fatti contestati risalgono allo scorso 1 febbraio quando il 54enne aveva prelevato alcune centinaia di euro ad uno sportello bancomat, in pieno centro a Sant’Agata Militello. Il disabile sarebbe stato afferrato dal 35enne, condotto in una via laterale poco frequentata e bloccato al fine di potergli sottrarre il denaro. La vittima avrebbe opposto resistenza riuscendo a non farsi sottrarre tutto il denaro prelevato. Il tunisino fu poi arrestato, il 21 febbraio successivo, dai poliziotti del commissariato santagatese a cui la vittima si era rivolta denunciando quanto accaduto, e sottoposto, con ordinanza del Gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, a custodia cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico. Per l’imputato era stato chiesto il giudizio immediato ma la difesa aveva a sua volta chiesto nel termine di accedere al rito abbreviato.

All’udienza la vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Rosario Di Blasi. Al termine dell’udienza il giudice ha condannato il tunisino a 4 anni di reclusione, 800 euro di multa e al pagamento delle spese processuali. L’imputato è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici per 5 anni. Nella determinazione della sentenza il giudice ha escluso una delle due aggravanti contestate e ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche ritenendole equivalenti all’unica aggravante contestata rimasta in piedi.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, martedì 3 settembre 2024, ore 14,13. 

 

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