Visita stamane al Porto dei Nebrodi in costruzione di Sant’Agata Militello della dottoressa ELISABETTA BALZI, capo dell’unità mari e oceani della Direzione generale della Ricerca e dell’innovazione della Commissione Europea (foto in alto e in basso). L’intento è quello di creare un porto green e il sindaco BRUNO MANCUSO è fiducioso sull’accelerata ai lavori (in ritardo di tre anni sulla data originariamente prevista per il completamento)…
Visita stamane al Porto dei Nebrodi in costruzione di Sant’Agata Militello della dottoressa Elisabetta Balzi, capo dell’unità mari e oceani della Direzione generale della Ricerca e dell’innovazione della Commissione Europea, accompagnata dall’ingegnere Giancarlo Teresi, dirigente del servizio infrastrutture marittime e portuali della Regione Siciliana.
Il porto santagatese è stato individuato nell’ambito della missione dell’Unione Europea dedicata al risanamento di mari ed oceani per la predisposizione di soluzioni che favoriscano la tutela ed il ripristino degli ecosistemi e la biodiversità marina, l’eliminazione dell’inquinamento e rendere l’economia blu circolare ed a zero emissioni di carbonio. Oltre all’attuazione di misure finalizzate al risparmio ed all’efficientamento energetico, potranno dunque essere previsti ad esempio l’installazione di mini impianti eolici e di sistemi di recupero dei rifiuti che vengono dal mare e raccolti dai pescatori.
“Un’idea di porto green, dunque – commenta il sindaco Bruno Mancuso -, che condividiamo in toto e che siamo disponibili a sposare attraverso la sinergia con tutti gli organi preposti. Riguardo i lavori in corso ci sono segnali di un’evidente accelerazione e monitoriamo quotidianamente l’andamento del cantiere, fiduciosi nel rispetto dell’impegno assunto dall’impresa. Con gli uffici della Regione Siciliana, general contractor e finanziatore dell’opera – conclude Mancuso -, c’è un contatto costante e la massima collaborazione per accelerare al massimo verso la conclusione dei lavori”.
g.l.
Edited by, giovedì 3 novembre 2022, ore 20,04.