Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo di minoranza consiliare di Sant’Agata Militello sulla decisione, intrapresa dal sindaco BRUNO MANCUSO, di firmare una convenzione tra l’ospedale di via Medici (foto in alto) e la Fondazione Giglio di Cefalù…
Il sindaco Bruno Mancuso ha indetto una conferenza stampa per presentare la convenzione con l’ospedale “Giglio” di Cefalù. Una passerella per festeggiare l’agognato e da tempo preordinato smantellamento della sanità pubblica nei Nebrodi. Il risultato di un piano ben orchestrato che parte da lontano e che ha come principale protagonista il sindaco Mancuso, ma accanto a lui tanti complici conniventi.
Scientemente in questi anni si è, pezzo dopo pezzo, smantellato l’ospedale di Sant’Agata che è stato in passato fiore all’occhiello della sanità pubblica siciliana. Mancuso ha di fatto rinunciato ad un finanziamento di 27 milioni di euro per la realizzazione di un ospedale con 150 posti letto in contrada Cuccubello, riprendendo i lavori di una struttura in cui sono stati spesi diversi miliardi delle vecchie lire. Le sue dichiarazioni alla stampa, al tempo, sono inequivocabili.
Le responsabilità sono generalizzate: la politica regionale, i sindaci che non hanno saputo contrastare Mancuso in questo suo disegno volto a consentire che venisse depredato l’ospedale, tanto che il Comune di Sant’Agata non ha mai impugnato un atto dell’assessorato regionale alla Salute o della Asp di Messina, con cui di volta in volta sono stati diminuiti i posti letto, declassate le strutture complesse, privato l’ospedale di personale ed attrezzature adeguate. I cittadini hanno perso ogni fiducia e non si sono mobilitati.
Solo alcuni consiglieri comunali di minoranza, qualche associazione ed alcune sigle sindacali, hanno provato a resistere, aperto il dibattito pubblico, impugnato atti, sostituendosi all’Amministrazione che ha fatto colpevole acquiescenza, tanto che ancora sono pendenti giudizi che lasciano accesso qualche filo di speranza. Nella recente campagna elettorale Mancuso si è guardato bene dal manifestare la volontà di avallare la convenzione con il “Giglio”, non ha parlato di ospedale, che invece il candidato sindaco, avvocato Paolo Starvaggi, ha posto come primo punto del programma, prendendo l’impegno di rilanciarlo invertendo la tendenza negativa ed ha condizionando al raggiungimento di tale obiettivo la permanenza nella carica per il caso fosse stato eletto.
Dovrebbe fare riflettere il fatto che la prima uscita pubblica di Mancuso dopo le elezioni sia quella dell’annuncio della consegna alla Fondazione Giglio del nostro ospedale. Tale epilogo, infausto, inaccettabile, pregiudizievole, viene presentato quale unica soluzione possibile per migliorare le condizioni dell’ospedale e garantire la salute dei cittadini. In realtà se non viene bloccato il percorso intrapreso perderemo per sempre la possibilità che la sanità pubblica nei Nebrodi possa continuare ad essere garantita e potranno curarsi solo coloro che hanno i soldi per fare fronte agli esosi costi del privato. La spesa pubblica finirà per essere incrementata ed i servizi destinati a peggiorare. La convenzione sembra assolutamente insufficiente, priva di obblighi concreti per il privato e l’iter seguito privo di qualsiasi istruttoria ed evidenza pubblica, necessaria per mettere i privati interessati in concorrenza e reperire offerte più vantaggiose e di maggiore garanzia per l’interesse pubblico e la salute dei cittadini.
Noi ci siamo stati e ci saremo ancora, a difesa dell’ospedale di Sant’Agata, senza sconti per nessuno, metteremo in campo tutte le nostre energie e la nostra competenza, il ruolo di consiglieri di minoranza ma, soprattutto, di cittadini che hanno senso civico e rispetto per il diritto alla salute, che rischia di essere per sempre negato in questo nostro bellissimo ma tormentato territorio. Presteremo la massima attenzione alla conferenza stampa indetta dal sindaco e chiederemo subito un consiglio comunale aperto nella speranza che la richiesta abbia migliore sorte rispetto allo scorso mandato amministrativo, in cui è stato vilipeso il diritto di 7 consiglieri comunali che avevano chiesto una seduta pubblica del consiglio proprio sull’ospedale. Nel caso in cui non sarà immediatamente convocato un consiglio comunale aperto avvieremo, già a partire dalla prossima settimana, ogni iniziativa di mobilitazione e contrasto della convenzione con il “Giglio”, allo scopo di impedire che venga portato a compimento il disegno, in corso di definizione, di svendere ai privati l’ospedale di Sant’Agata, con modalità e condizioni che appaiono non in linea con le norme di legge, con i principi di buona amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione e mettono a serio rischio la salute dei cittadini dei Nebrodi, tutelata e garantita dall’art. 32 della Costituzione.
F.to: i consiglieri comunali Paolo Starvaggi – Francesca Alascia – Giuseppe Ortoleva – Lina Caruso – Giuseppe Puleo
Edited by, giovedì 20 luglio 2023, ore 14,10.