S.Agata Militello: La morte di Giuliana Faraci, parla la mamma a “L’estate in diretta”

L’”Estate in diretta”, il format estivo de “La vita in diretta” di Rai Uno, ieri pomeriggio si è occupata del caso legato alla scomparsa di GIULIANA FARACI, la segretaria di Sant’Agata Militello di uno studio medico di 40 anni, deceduta per cause ancora da accertare, lunedì della scorsa settimana. In collegamento da casa ha parlato la madre, GINA SIDOTI (foto in alto accanto all’inviato e con a sx il legale della famiglia, avvocato SALVATORE MANCUSO). Il servizio…

L’”Estate in diretta”, il format estivo de “La vita in diretta”, la nota trasmissione di Rai Uno, ieri pomeriggio si è occupata del caso legato alla scomparsa di Giuliana Faraci, la segretaria di Sant’Agata Militello di uno studio medico di 40 anni, deceduta per cause ancora da accertare dall’autopsia, lunedì della scorsa settimana. La troupe della Rai si è recata a Sant’Agata Militello nell’abitazione della madre, Gina Sidoti che, in mezzo al dolore, ha ripercorso il calvario della figlia con lucidità.

Dopo che Giuliana si è sentita male ed è stato chiamato il 118…“Le è stata fatta una flebo – ha detto la signora Gina Sidoti -, ci hanno chiesto di avere pazienza. E, se se la fosse sentita, al limite di mangiare mezza fetta biscottata più tardi“. La madre ha raccontato di avere tolto lei stessa l’ago della flebo alla figlia, rimanendo accanto a lei a letto per tutta la notte: “Era fredda e ghiacciata, ma sudava. Io cercavo di soffiarla con un ventaglio“. Al medico intervenuto a casa ha raccontato di avere fatto notare che la figlia “aveva metà piede e le dita nere“. “Mi hanno detto che era il condizionatore”, ha aggiunto la signora Sidoti, specificando che sua figlia non aveva mai avuto intolleranze e non ha mangiato pesce crudo. E la donna ha insistito sul fatto che sarebbe stato necessario ricoverare la figlia, cosa respinta dai medici.

Successivamente è intervenuta Emanuela Floridia, originaria di Messina, residente a Capo d’Orlando, una delle amiche di Giuliana e presente la sera della loro ultima uscita: “Non abbiamo ancora metabolizzato. Non può morire così una ragazza a 40 anni. Noi il venerdì (19 luglio scorso in un ristorante all’aperto a Capo d’Orlando ndr) avevamo organizzato una cena, abbiamo ordinato da mangiare tutte la stessa pietanza, spaghetti allo scoglio. E un antipasto di frittura mista. Abbiamo mangiato tutte la stessa cosa. Giuliana aveva voglia di un gelato che abbiamo mangiato tranquillissime. A mezzanotte eravamo a casa. La mattina dopo la chiamo, abbiamo parlato e aveva un po’ di febbre. La domenica non ha risposto al telefono. Il lunedì mattina mi chiama una nostra amica e mi ha detto che Giuliana era morta. L’autopsia non ce la porterà in vita, ma almeno sapremo di cosa è morta“.

L’ultima serata trascorsa da Giuliana Faraci il 19 luglio a Capo d’Orlando: nella foto, da Facebook, è a destra insieme a un’amica ed Emanuela Floridia (a sx). Il giorno dopo Giuliana comincerà a sentirsi male sino al fatale epilogo il 21 mattina

Gli indagati, come noto, sono due, come atto dovuto. L’avvocato Salvatore Mancuso, che assiste la famiglia Faraci-Sidoti, ha spiegato che si tratta di una dottoressa del 118 e di un familiare e infermiere, amico e collega di Giuliana che ha prestato le prime cure.

L’esame autoptico è stato già effettuato e si attendono gli esiti degli esami istologici e tossicologici – ha detto il legale santagatese -. Non è esclusa la correlazione dello stato tossico con quello che ha mangiato. L’autopsia in questo momento non ha dato evidenze, se non l’esclusione di forme emorragiche. Da escludere, per esempio, un aneurisma aortico. Bisogna avere pazienza. Se emergeranno profili di responsabilità, ci batteremo perché a Giuliana sia resa giustizia“.

              Giuseppe Lazzaro

Edited by, martedì 30 luglio 2024, ore 12,51. 

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