S.Agata Militello: Eseguite dai carabinieri 4 misure cautelari per detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso

Uno di Tortorici e tre di Castell’Umberto (uno residente in provincia di Rovigo): sono le 4 persone sottoposte a misura cautelare, obbligo di dimora, eseguite stamane dai carabinieri della Compagnia di Sant’Agata Militello (foto in alto la caserma) nell’ambito di una indagine, coordinata dalla Procura di Patti, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. I dettagli nel servizio…

Stamane i carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello, coadiuvati da personale della Compagnia di Rovigo, hanno dato esecuzione a dei provvedimenti cautelari nei confronti di un 46enne residente a Tortorici, di un 49enne e di un 34enne, entrambi residenti a Castell’Umberto e di un 27enne, anch’egli originario di Castell’Umberto ma residente nella provincia di Rovigo, tutti indagati per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro, commessi tra il 2018 ed il 2021 nei comuni del comprensorio nebroideo.

Le misure cautelari, obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza con divieto di uscire dall’abitazione nelle ore notturne, scaturiscono dalle indagini avviate nel 2018 dalla Stazione dei carabinieri di Tortorici ed approfondite dalla Sezione Operativa della Compagnia di Sant’Agata Militello, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, che hanno permesso di effettuare diversi sequestri di marijuana, hashish e cocaina.

I fatti hanno avuto origine dall’arresto in flagranza di reato di due degli odierni indagati, avvenuto il 15 gennaio 2018, allorché venivano trovati in possesso di un ingente quantitativo di stupefacenti di varia natura, di denaro, di materiale per il confezionamento e di block notes su cui erano annotati, come un vero e proprio “libro mastro”, le ordinazioni di droga da parte dei vari acquirenti. Proprio la natura e la quantità dello stupefacente, associato alla presenza di un “libro mastro”, inducevano gli inquirenti ad attivare delle intercettazioni telefoniche ed ambientali che permettevano di scoprire un vasto e redditizio traffico di droga gestito dai destinatari di misura che, assumendosi il ruolo di “intermediari”, assicuravano l’approvvigionamento di droga presso vari fornitori per poi rivenderla ad altri giovani, allo stato sottoposti ad indagine, che ne curavano lo spaccio “da strada”.

          Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 24 luglio 2023, ore 14,08. 

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