Rocca di Capri Leone: Maltrattamenti verso la compagna, pienamente assolto un 37enne

Un 37enne, originario di Acireale ma residente a Capri Leone nella frazione di Rocca, che era stato denunciato l’anno scorso dall’allora compagna per maltrattamenti, è stato pienamente assolto al tribunale di Patti (foto in alto). L’uomo è stato difeso dall’avvocato GIUSEPPE VADALA’ BERTINI, dl foro di Messina. Il servizio…

Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud

Il collegio giudicante del Tribunale di Patti (presidente Ugo Scavuzzo, a latere Eleonora Vona e Giovanna Ceccon), dopo appena sette mesi dall’inizio del processo, ha assolto con la massima formula, “perché il fatto non sussiste”, D.R., 37 anni, originario di Acireale, residente a Capri Leone nella frazione di Rocca, che era stato denunciato, su querela di parte, per l’accusa di maltrattamenti nei confronti della compagna. L’imputato era stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, che è stata dichiarata inefficace nella stessa sentenza le cui motivazioni saranno depositate entro novanta giorni. La persona assolta è stata difesa dall’avvocato Giuseppe Vadalà Bertini, del foro di Messina, mentre si era costituita parte civile al dibattimento la ex compagna dell’imputato, S.V., 37 anni, di Capri Leone, assistita dall’avvocato Benedetto Manasseri, del foro di Patti. I fatti fanno riferimento – come si legge nel capo di imputazione – ad un periodo compreso dall’inizio della convivenza della coppia e sino al mese di novembre dello scorso anno. In particolare D.R., con condotte reiterate, era stato accusato di avere sottoposto la compagna ed i figli a costanti vessazioni fisiche e psichiche, in particolare accusando la donna di essere “pazza”, minacciando di buttarla fuori dall’abitazione, facendole mancare i mezzi di sostentamento e utilizzando le sostanze familiari in uscite e trasferte che affrontava per mantenere relazioni extra-coniugali. “Fatto aggravato – si legge nel capo d’imputazione dal quale scaturì il rinvio a giudizio – perché commesso in presenza dei figli minori, uno dei quali, in una circostanza, è stato colpito da R…con uno schiaffo tanto forte da fargli sanguinare l’orecchio”. Il processo, iniziato lo scorso 1 marzo, è durato solo tre udienze atteso che il Tribunale, dopo aver ascoltato la persona offesa costituita parte civile, ha ritenuto di accorciare i tempi dell’istruttoria, revocando tutti gli ulteriori testi da escutere. Al termine della requisitoria il pm aveva chiesto la condanna dell’imputato a 3 anni di reclusione ma è prevalsa la linea difensiva adottata, nell’arringa conclusiva, dall’avvocato Vadalà Bertini.

Edited by, giovedì 19 ottobre 2023, ore 9,18. 

 

 

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