Trascorso il 2024 è tempo di bilanci per le forze dell’ordine di quanto fatto. Nel settore del lavoro, in provincia di Messina, i carabinieri, insieme a quelli del NIL, hanno svolto serrati controlli nei cantieri con 22 denunce, 10 sospensioni e ammende per 420.000 euro. Solo 3 i lavoratori in nero scoperti. Il servizio…
Nel corso del 2024 i carabinieri del Comando Provinciale di Messina, nel quadro delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, l’emersione del lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro, come anche ribadito nel più ampio ambito del Protocollo di intesa stilato dalla Prefettura di Messina con tutti gli enti provinciali coinvolti nella tematica, hanno condotto una strutturata e intensa attività operativa, attraverso una permanente campagna di periodici controlli congiunti nel delicato settore dei cantieri edili, pubblici e privati, dislocati nella provincia peloritana. Le attività ispettive sono state eseguite, a tappeto, con cadenza periodica, in diversi comuni messinesi, dai militari delle nove Compagnie dislocate in tutta la provincia insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro del capoluogo.
In particolare i carabinieri e i militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno condotto ispezioni in 42 imprese edili attive in cantieri presenti nelle diverse località della provincia, effettuando verifiche su 140 posizioni lavorative. All’esito delle attività svolte sono state rilevate irregolarità in 17 ditte, delle quali 10 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e la presenza di lavoratori in nero. Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota” come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto.
Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri, nonché l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.
A seguito delle criticità e delle omissioni accertate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria complessivamente 22 persone ed irrogate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre 420.000 euro. Occorre comunque osservare come, analogamente a quanto avvenuto nell’anno precedente, anche durante la campagna dei controlli del 2024, particolarmente orientata ai cantieri pubblici, ma non solo, è stata riscontrata la presenza di un basso numero di lavoratori in nero, solo 3 rispetto alle 140 posizioni lavorative verificate.
g.l.
Edited by, giovedì 9 gennaio 2025, ore 10,08.