L’eroina del giorno si chiama MONIA MANZO (foto in alto), 33 anni, agente di polizia in servizio al Commissariato di Sesto Fiorentino nelle Volanti. L’agente santagatese – come riporta il quotidiano La Nazione – ha salvato la vita ad un uomo che si era sentito male in una palestra. Il servizio…
“Non sono un’eroina, salvare quell’uomo è stato un lavoro di squadra. Ma avere una formazione di base, per il soccorso di persone colpite da arresto cardiaco, è stato fondamentale”. Così Monia Manzo, 33 anni, originaria di Sant’Agata Militello, agente delle Volanti in servizio al Commissariato di Sesto Fiorentino, racconta l’avventura a lieto fine di giovedì scorso quando ha salvato la vita ad un uomo in preda ad un malore durante una sessione di allenamento in una palestra di Firenze. La poliziotta, in provincia di Firenze da meno di due anni, ha messo a frutto quanto appreso in due corsi Bls-d, ovvero “supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione”, con la collaborazione di due istruttori della palestra e il sostegno telefonico di un operatore sanitario.
“Dopo cinque minuti di tentativi e l’ultima scarica, ha dato un segno di recupero – racconta la poliziotta al quotidiano La Nazione -. Ha ripreso a respirare. In modo lieve, ma ha ripreso…”. Cinque minuti possono salvare una vita. L’agente di Sant’Agata Militello si stava allenando. Per diletto. E, soprattutto, perché la cura fisica fa parte del bagaglio professionale. Della professionalità. “Mi giro, accanto a me vedo un signore pancia a terra. I suoi movimenti sono strani, innaturali. Non da allenamento. Mi inchino, ha un colorito violaceo, perde sangue da un sopracciglio, non è cosciente, non dà segni vitali. Telefono al 118, dico ad alta voce che sono un’agente di polizia abilitata al BLS-D”. Ovvero basic life support-early defibrillation, supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce. “Spiego cosa sta accadendo, due personal trainer portano il defibrillatore, metto il telefonino in viva voce con la centrale 118, sposto l’uomo in posizione supina e comincio le manovre di rianimazione”. Per i 5 minuti più lunghi della vita di Monia e dell’uomo la cui vita è affidata alla poliziotta. “Alla scuola di polizia di Vibo Valentia ho fatto il primo corso, si insegna a soccorrere i soggetti colpiti da arresto cardiaco improvviso tramite la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione precoce. Il secondo a gennaio organizzato dalla nostra amministrazione. Dev’essere ripetuto ogni due anni”. Tumulto di sensazioni, scarica di adrenalina, poi la fredda concentrazione: “Ho paura per lui, poi penso ad un’unica cosa: dargli aiuto. So che è in ospedale. Che si dovrebbe riprendere, piano piano. Quando sarà il momento migliore per lui, andrò a trovarlo. Spero di incontrarlo presto”. Le ha telefonato il Questore di Firenze Maurizio Auriemma e le ha fatto complimenti non formali. “Lo ringrazio davvero – conclude l’agente Monia Manzo -. Un signore. E mi faccia ringraziare il dirigente del Commissariato di Sesto Fiorentino, vice questore Alessandra Gemma: per noi è come una mamma”.
Da La Nazione
Edited by, martedì 11 aprile 2023, ore 15,00.