Piraino: Le colpe del passato (anni ‘80), il Comune condannato al Tar. Farà ricorso

La sezione staccata del Tar per la Sicilia di Catania (foto in alto la sede) ha condannato il Comune di Piraino a restituire ai signori Lenzo, previa riduzione in ripristino stato, una parte del fondo rustico ubicato in contrada Mendola della frazione di Fiumara ma il Comune presenterà ricorso. Se errori ci sono stati nella vicenda si riferiscono alle giunte e ai consigli comunali in carica dal 1981 al 1987 e non a quelli attuali. Infatti questa è una vicenda in corso da 44 anni. Il servizio…

La sezione staccata del Tar per la Sicilia di Catania ha condannato il Comune di Piraino a restituire ai signori Lenzo, previa riduzione in ripristino stato, una parte del fondo rustico ubicato in contrada Mendola della frazione di Fiumara, di cui gli stessi sono proprietari, occupato illegittimamente da circa quarant’anni, su cui il Comune ha realizzato la strada di accesso, oggi via Marsala, all’area destinata al programma costruttivo di edilizia residenziale pubblica varato con deliberazioni del 23 novembre 1981 e del 17 febbraio 1982 del consiglio comunale di Piraino ai tempi il cui era sindaco Raffo Cusmano. Inoltre il Comune di Piraino è stato condannato a risarcire i signori Lenzo per il danno patito da occupazione illegittima dall’anno 1987 (sindaco era sempre Raffo Cusmano) ad oggi oltre interessi e rivalutazione monetaria.

In alternativa alla restituzione dell’area ai legittimi proprietari l’Ente, entro sessanta giorni dalla pubblicazione della sentenza, potrà avvalersi dell’istituto dell’acquisizione sanante, strumento concepito nel Testo Unico delle espropriazioni all’art. 42 bis DPR 327/2001 a favore degli Enti pubblici e che consente di dotarsi ex post di un valido titolo d’acquisto del bene illegittimamente espropriato, dietro pagamento di un giusto prezzo.

I Lenzo sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Nobile, del foro di Palermo. Secondo una prima stima effettuata dal consulente tecnico dei Lenzo le somme dovute dal Comune ammonterebbero a ben oltre 250.000 euro, a titolo di indennità di occupazione illegittima, secondo i parametri indicati in sentenza. Oggi l’area interessata è residenziale e la via Marsala rappresenta l’unica via di accesso.

Il Comune di Piraino, comunque, si opporrà alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale etneo presentando un ricorso al Cga: se errore c’è stato, non è da attribuire all’attuale amministrazione in carica ma alle giunte e ai consigli comunali in carica negli anni ‘80.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, martedì 25 marzo 2025, ore 9,35. 

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