Il consiglio comunale di Patti, con i voti della maggioranza, ha approvato il Piano finanziario e della Tari per il 2022-2025. Ma si tratta dello stesso Piano, uguale e conforme, che un anno fa non venne approvato quando l’amministrazione era guidata dall’attuale leader del gruppo di opposizione, l’allora sindaco MAURO GIUSEPPE AQUINO (foto in alto). E in aula assessori e consiglieri hanno ammesso tutto questo dopo che, in campagna elettorale, lo scorso anno sul Piano e la Tari Aquino e la sua giunta erano stati messi sotto accusa da chi, oggi, guida la cittadina…
Comunicato stampa Gruppo consiliare “Andiamo Avanti”
Nella seduta consiliare del 29 aprile scorso tra i punti all’ordine del giorno vi erano l’approvazione del Piano economico finanziario della Tari anni 2022-2025 e l’approvazione delle tariffe Tari per l’anno 2022. Nonostante l’amministrazione potesse contare su una maggioranza consiliare netta, ha messo a rischio l’approvazione dei due punti a causa di una cattiva gestione dei tempi necessari per poter deliberare correttamente in consiglio comunale; infatti la documentazione relativa alle tariffe, comprensiva della proposta di delibera, è stata messa a disposizione del Consiglio Comunale soltanto il giorno prima della seduta consiliare.
Considerato che si tratta di un punto estremamente tecnico, che merita tempo per poter essere compreso e valutato, i consiglieri comunali hanno dovuto compiere uno sforzo notevole al fine di non vanificare il lavoro svolto dagli uffici e, soprattutto, per non arrecare alcun danno al paese. Al momento della trattazione dei due punti sopra indicati il presidente della Commissione competente Federico Impalà ha, correttamente, formulato un appello al senso di responsabilità dei consiglieri comunali, in particolar modo di quelli di opposizione, affinché rinunciassero ai termini previsti per legge per poter correttamente deliberare sulle tariffe, vista l’importanza del punto e le eventuali conseguenze legate alla prossima scadenza del 30 aprile che ne avrebbe impedito l’approvazione in una seduta successiva. I consiglieri di opposizione hanno accolto l’invito del consigliere Impalà e si sono dichiarati disponibili a trattare il punto relativo alle tariffe Tari.
Merita di essere evidenziato l’intervento del sindaco Gianluca Bonsignore il quale, con onestà intellettuale, ha ammesso che il piano tariffario di oggi è quello dell’anno scorso, aggiungendo che non vi è alcun motivo per nasconderlo, ammettendo che è stato un errore non votarlo lo scorso anno. A creare le condizioni affinché si potesse procedere alla trattazione dei punti è stato anche l’intervento del consigliere Natala Cimino la quale ha ammesso di aver errato non approvando le tariffe nell’anno precedente, affermazione che le fa onore e che l’opposizione tutta ha particolarmente apprezzato. Durante la seduta, anche dagli altri interventi, è emerso in modo chiaro e inconfutabile che il piano votato oggi è lo stesso piano proposto dall’amministrazione-Aquino nello scorso anno e non votato, allora, dal Consiglio Comunale. Infatti, l’assessore-consigliere Salvatore Sidoti ha detto che “queste tariffa è figlia di quella dell’anno scorso” ed il vice sindaco Eliana Rosalia Raffa ha affermato: “Questo è il piano tariffario dell’anno scorso”.
Quindi finalmente possiamo dire che a distanza di un anno i cittadini pattesi sono venuti a conoscenza della verità, in merito alla quale l’odierna opposizione ritiene di non dover aggiungere alcun commento, poiché ciò che è accaduto è ormai sotto gli occhi di tutti. Infine, un passaggio meritevole di menzione è stato quello fatto dal consigliere-assessore Giovanni Di Santo, il quale ha rivendicato la scelta fatta l’anno scorso della cui bontà è convinto ancora oggi ed ha affermato che le tariffe di questo piano potranno essere ribassate e di tanto, aggiungendo che lo vedremo già dal prossimo anno; ovviamente i consiglieri di opposizione se lo augurano e lo augurano a tutta Patti anche se analizzando la situazione e proiettandosi verso il futuro, il timore è che si andrà incontro ad ulteriori aumenti, soprattutto se chi amministra non ha le idee chiare sulla difficile materia.
La mancanza di trasparenza e di esposizione dei fatti secondo verità hanno portato i consiglieri di opposizione ad astenersi dal voto, consapevoli che l’amministrazione aveva i voti in consiglio per approvare i due punti. I consiglieri di opposizione non escludono che in futuro potranno votare un piano dell’amministrazione che preveda una reale riduzione delle tariffe con conseguenti risparmi per i cittadini mantenendo così la giunta-Bonsignore gli impegni presi con la città in campagna elettorale e dando prova di capacità amministrativa.
Oggi è emerso con chiarezza che nel 2021 l’aumento delle tariffe era necessario e inevitabile conseguenza, esclusivamente, dei continui e pesanti aumenti dei costi di raccolta dei rifiuti e di conferimento in discarica. Intanto, in attesa delle solo annunciate soluzioni, con l’approvazione delle nuove tariffe gli aumenti saranno in media del 30% per le utenze domestiche e del 40% per quelle non domestiche.
Edited by, martedì 3 maggio 2022, ore 11,41.