Palermo: Spara quattro colpi di pistola al marito, lo uccide e si suicida

Ormai il quadro pare abbastanza chiaro alla Procura e ai carabinieri: ieri mattina l’agente della polizia municipale LAURA LUPO (foto in alto a sx), 30 anni di servizio, ha impugnato la pistola di ordinanza e, con quattro colpi, ha ucciso il marito, il commercialista PIETRO DELIA (foto in alto a dx), quindi si è rivolta l’arma contro di se e si è tolta la vita. La coppia, stimata e apprezzata sul lavoro, era tornata insieme dopo una breve separazione. Il servizio sul link Sicilia News…

Erano tornati insieme da qualche anno, dopo un periodo di separazione, Pietro Delia, commercialista di 65 anni e Laura Lupo, 62 anni, agente della polizia municipale, che ieri mattina sono stati trovati morti in casa in via Notarbartolo a Palermo non lontano dall’albero Falcone e dall’abitazione, presidiata dalla guardia di finanza, di un magistrato che lavora a Roma. La donna avrebbe impugnato la pistola di ordinanza e avrebbe sparato contro il marito quattro colpi che lo hanno raggiunto al torace e all’addome, poi avrebbe rivolto contro di sé l’arma prima ferendosi e poi togliendosi la vita. Sono stati riscontrati nel primo esame del medico legale ferite al collo e alla testa della donna. La prossima settimana sarà eseguita l’autopsia.

A scoprire i cadaveri sono stati i vigili del fuoco chiamati dai vicini e dalla figlia che non riusciva a mettersi in contatto con i genitori. La giovane, anche lei commercialista, aveva un appuntamento con il padre per andare allo studio che si trova in via Nicolò Gallo. “Non potevamo mai pensare una cosa simile”, ha detto un familiare nei pressi dell’abitazione. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno trovato i due corpi riversi in cucina. La donna impugnava ancora la pistola. Nessun segno di effrazione nella porta d’ingresso. La casa in ordine, nulla fuori posto. L’ipotesi che rimpalla in queste ore – senza trovare tuttavia alcuna conferma – è che tra i due ci fosse una crisi in atto. Marito e moglie erano conosciuti e apprezzati nelle loro attività. Laura Lupo era in servizio nei vigili urbani da trent’anni. Da qualche anno era distaccata agli uffici del Giudice di Pace di Palermo.

Siamo sconvolti. La nostra collega era apprezzata da tutti e non avremmo mai pensato a un epilogo così tragico – dice Nicola Scaglione, sindacalista e collega della donna -. Aspettiamo di comprendere cosa sia successo ma, a caldo, posso dire che nessuno di noi poteva immaginare una sciagura di questo tenore. Laura era una persona stimata alla quale volevamo tutti bene”.

Una storia bruttissima che ci ha colto tutti di sorpresa. Nessuno poteva immaginare un dramma di questo tipo – dice il comandante della polizia municipale di Palermo Angelo Colucciello -. La nostra collega era una persona caratterizzata da grande pacatezza e signorilità nel tratto e nel comportamento. Svolgeva l’attività negli uffici del Giudice di Pace con grande professionalità e preparazione. Un’agente della polizia municipale irreprensibile”.

            g.l.

Edited by, domenica 5 maggio 2024, ore 10,32.

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