Palermo: Lo stupro di gruppo al Foro Italico. Chiesti 12 anni di carcere per 5 imputati e 10 anni e 8 mesi per un altro

La Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere per cinque dei sei ragazzi sotto processo per aver stuprato, a luglio del 2023, una 19enne palermitana, ASIA VITALE (ricordiamo che pubblichiamo le generalità della ragazza poiché la stessa è comparsa in una trasmissione televisiva su Rai Tre nell’autunno dello scorso anno). Per un altro imputato, che ha chiesto scusa con una lettera alle di lui madre, sorella e fidanzata, chiesti 10 anni e 8 mesi. Gli imputati sono tutti in carcere da oltre un anno. La sentenza è attesa a metà ottobre. Il servizio sul link Sicilia News…

La Procura di Palermo ha chiesto la condanna a 12 anni di carcere per cinque dei sei ragazzi sotto processo per aver stuprato, a luglio del 2023, una 19enne palermitana, Asia Vitale (ricordiamo che pubblichiamo le generalità della ragazza e il volto, in basso, poiché la stessa è comparsa in una trasmissione televisiva su Rai Tre nell’autunno dello scorso anno).

La condanna a 12 anni è stata chiesta per: Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia ed Elio Arnao che, in questo momento, sono tutti rinchiusi in carcere. Per il sesto imputato, Samuele La Grassa, sono stati chiesti 10 anni e 8 mesi in virtù della condotta processuale tenuta. Un settimo accusato, all’epoca dei fatti minorenne, è già stato condannato a 8 anni e 8 mesi. Ora la parola passerà alle difese, la sentenza è prevista per metà ottobre.

A denunciare la violenza ai carabinieri fu la stessa vittima, fatta ubriacare e stuprata dagli imputati in un cantiere abbandonato del Foro Italico a Palermo, stando al capo di imputazione. Gli abusi vennero filmati dal maggiore del gruppo, Angelo Flores, che in passato aveva anche avuto una relazione con la giovane. Tutti gli imputati hanno scelto il rito abbreviato e si sono detti innocenti negando la violenza e parlando di rapporto consensuale. La Grassa, in una delle udienze passate, ha reso nota una lettera in cui chiedeva scusa alla madre, alla sorella e alla fidanzata per la delusione data loro.

Sono reati che prevedono condanne molto pesanti come previsto dal codice. A me dispiace molto che questi giovani rischino una condanna molto alta, ma chi sbaglia paga”, ha commentato l’avvocato Carla Garofalo che assiste la vittima dello stupro. Dopo una lunga requisitoria oggi sono arrivate le richieste di condanna per i giovani imputati. “In aula ho ribadito che nessuno dei giovani ha chiesto scusa alla vittima – aggiunge l’avvocato Garofalo -. E’ stata letta una lettera da parte di uno dei giovani nella quale è stato chiesto scusa alla mamma, alla sorella, alla fidanzata. Nessuna parola per chiedere scusa alla vittima. Quella per me è una lettera kamikaze”.

            g.l.

Edited by, sabato 28 settembre 2024, ore 9,21. 

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