Op. “Nemo Sud”: La Cassazione annulla senza rinvio il sequestro dei beni alla dottoressa Paolina Reitano

L’ex direttrice sanitaria del Policlinico di Messina, la dottoressa PAOLINA REITANO (foto in alto), originaria di San Fratello, rimasta coinvolta nell’operazione “Nemo Sud”, scattata nella primavera 2024, non aveva alcuna disponibilità delle somme di denaro contestate dall’accusa, gli atti a sua firma non disponevano e non spostavano alcunché. La Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, il sequestro originario dei beni accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato ALVARO RIOLO. Il servizio…

L’ex direttrice sanitaria del Policlinico di Messina, la dottoressa Paolina Reitano, originaria di San Fratello, rimasta coinvolta nell’operazione “Nemo Sud”, scattata nella primavera 2024, non aveva alcuna disponibilità delle somme di denaro contestate dall’accusa, gli atti a sua firma non disponevano e non spostavano alcunché.

Da qui difetta uno dei presupposti del peculato, rendendolo non configurabile nemmeno in astratto. Il denaro pubblico è stato utilizzato per fini istituzionali e per erogazione di servizi sanitari in favore degli utenti.

Così ha deciso la VI Sezione della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alvaro Riolo, annullando senza rinvio l’originario sequestro per equivalenza del patrimonio, sequestro che era già stato revocato dal pm, facendo salvo l’impianto accusatorio.

Questo provvedimento della Suprema Corte non può non avere rilevanza nell’ambito dell’inchiesta in corso, che si trova nello stato della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, nell’ambito del quale l’avvocato Riolo depositerà memoria difensiva, chiedendo di essere sentita. Il Tribunale del Riesame di Messina aveva confermato l’ordinanza del Gip del Tribunale di Messina del 23 aprile 2024 con la quale era stato disposto un sequestro per equivalente di oltre 2 milioni di euro e poi anche di oltre 6 milioni di euro.

La dottoressa Reitano, che è stata anche direttrice sanitaria dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti, nell’ambito dell’operazione “Nemo Sud” è stata indagata in concorso con il direttore amministrativo e il commissario straordinario dell’Asp 5 di Messina. L’avvocato Riolo ha formulato tre motivi per il suo ricorso e sono stati ritenuti fondati dalla Cassazione che ha annullato senza rinvio l’originario sequestro per equivalenza del patrimonio, disponendo la restituzione dei beni alla dirigente medica sanfratellana, oggi in quiescenza.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, lunedì 17 marzo 2025, ore 12,51. 

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