Op. “Nebrodi bis”: Decisi 5 rinvii a giudizio. Tante assoluzioni, proscioglimenti e prescrizioni

Cinque rinvii a giudizio e tante prescrizioni, assoluzioni e proscioglimenti. Questo l’esito dell’udienza preliminare, svoltasi davanti al Gup del Tribunale di Messina ORNELLA PASTORE, relativa alla seconda tranche dell’operazione “NEBRODI”, scattata il 15 gennaio 2020, in questo caso inerente un secondo filone d’indagine che, al tempo, non comportò l’emissione di misure cautelari ma solo denunce a piede libero o avviso di conclusione indagini a carico di 35 indagati. Il servizio sul link CRONACA…

GIUSEPPE LAZZARO

Cinque rinvii a giudizio e tante prescrizioni, assoluzioni e proscioglimenti. Questo l’esito dell’udienza preliminare, svoltasi davanti al Gup del Tribunale di Messina Ornella Pastore, relativa alla seconda tranche dell’operazione “Nebrodi”, scattata il 15 gennaio 2020 e già arrivata alla sentenza d’appello, in questo caso inerente un secondo filone d’indagine che, al tempo, non comportò l’emissione di misure cautelari ma solo denunce a piede libero o avviso di conclusione indagini a carico di 35 indagati.

Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di:

Giuseppa Santa Armeli Moccia; Simone Crascì; Antonino Faranda (classe 1997) e Mirko Talamo, tutti di Tortorici e che compariranno davanti al Tribunale di Patti con la prima udienza fissata per il 6 febbraio 2025.

Rinviato a giudizio anche Rosario Attilio Lucio Crascì, di Tortorici, che comparirà al Tribunale di Mesisna. Gli stessi imputati sono stati prosciolti da alcuni capi di imputazione.

La Gup Ornella Pastore

Quindi la Gup Pastore ha deciso una lunga serie di derubricazioni dei reati di falso in “falso semplice” e l’esclusione per la maggior parte degli iniziali indagati dell’aggravante mafiosa anche in relazione alle truffe, e parecchie assoluzioni parziali, oltre a tre dichiarazioni di irreperibilità. Una soltanto la richiesta di giudizio abbreviato, da parte di Salvatore Costanzo Zammataro, classe 1985, originario di Tortorici ma residente a Biancavilla, già formalizzata all’udienza scorsa, che la giudice aveva accolto fissando la trattazione al 4 dicembre prossimo.

La giudice Pastore ha dichiarato la irreperibilità di Davide Brugaletta, il rumeno Iosif Marian Nicolae e Salvatore Giallanza.

Gli iniziali indagati per i quali è scattata la prescrizione o il proscioglimento sono:

Giuseppe Davide Amarù; Mark Ermes Barberi; Giovanna Belfiore; Merilin Antonina Calà Lesina; Daniele Campisi; Vincenzo Coci; Angelo Cocuzza; Mirko Dolcemaschio; Antonino Mattia Faranda; Settimo Ivan Faranda; Andrea Favazzo; Fabio Ferrera; Andrea Gallo; Vito Gamiddo; Sebastiano Iuculano; Giovanni Giuseppe Liuzzo Scorpo; Giacomo Lombardo; Antonietta Messina; Carmelo Messina; Luigi Messina; Paolo Messina; Antonio Miceli; Giacomo Montemagno; Cristian Rotondo; Salvatore Tizza; Giuseppe Valerio Labia.

I suddetti sono residenti o originari di: Tortorici, Caltagirone, Regalbuto, Nicosia, Adrano, Paternò, Lentini, Biancavilla e Francofonte.

L’INDAGINE

Inizialmente le 35 persone, secondo l’accusa, dopo nuovi accertamenti dei carabinieri del Ros e della guardia di finanza, avrebbero messo in piedi le truffe sui terreni agricoli dei Nebrodi per percepire i contributi europei senza avere alcun titolo, molto spesso dichiarando il falso sulla certificazione antimafia oppure intestandosi terreni perfino all’insaputa dei proprietari o su siti di proprietà statale.

Edited by, giovedì 14 novembre 2024, ore 9,42. 

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