Op. “Mercurio”: Sospeso il sindaco di Ramacca Vitale. Castiglione fuori dalla Commissione antimafia

Primi strascichi a seguito dell’operazione “Mercurio” scattata lunedì nel catanese messa a segno dai carabinieri del Ros sotto il coordinamento della Dda etnea (vedere servizio postato sul link Sicilia News). Il Prefetto di Catania, MARIA CARMELA LIBRIZZI, ha sospeso il sindaco di Ramacca, sindacalista della sinistra radicale, NUNZIO VITALE (foto in alto) mentre è stato estromesso dalla Commissione regionale antimafia GIUSEPPE CASTIGLIONE, deputato dell’Mpa, che resta in carica all’Ars in attesa della definizione del procedimento. I due politici sono stati arrestati. Il servizio sul link Sicilia News…

Il sindaco di Ramacca (CT) Nunzio Vitale è stato sospeso dal Prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi all’indomani dell’arresto avvenuto nell’ambito dell’operazione “Mercurio” scattata lunedì 24 febbraio (vedere servizio postato sul link Sicilia News).

I dettagli emersi dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catania gettano un’ombra cupa sul palazzo comunale del centro etneo. Secondo gli inquirenti, la presunta infiltrazione della famiglia mafiosa di Ramacca nella vita politica locale raggiungeva il suo massimo livello in occasione delle elezioni amministrative per il Comune di Ramacca del 10 e 11 ottobre 2021. Allora con 2.337 preferenze a spuntarla fu Nunzio Vitale, sostenuto dalla lista civica “Costruiamo una nella storia”. Quasi 48 anni, la storia politica di Vitale è segnata dalla sua militanza nella sinistra sindacale. Secondo le indagini, i clan avrebbero “sostenuto attivamente” la sua elezione a sindaco, avvicinandosi nella fase successiva alla presentazione delle liste. Sarebbe stato Salvatore Mendolia a cucire i rapporti con l’allora candidato sindaco. Le indagini dei carabinieri del Ros dimostrerebbero gli incontri tra i due in quella fase. Più volte la sua macchina sarebbe stata individuata in prossimità dell’abitazione del futuro primo cittadino.

L’attività posta in essere da Mendolia a favore del candidato sindaco Vitale – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare spiccata dal Gip del Tribunale di Catania – non si limitava alla semplice segnalazione verso potenziali elettori ma si sviluppava attraverso un serio impegno teso a “convincere” altri soggetti politici, potenziali serbatoi di voti, a condividere il suo progetto”. Una ipotesi che fa leva su quanto emergerebbe nelle intercettazioni. Su Mendolia si legge anche una considerazione di merito. “Nel reperire consensi elettorali – scrive il Gip – in favore del Vitale, dava dimostrazione della capacità di controllo che la famiglia mafiosa avrebbe avuto sul futuro sindaco, assicurando, in cambio del voto, qualsivoglia tipo di vantaggio”.

Le reazioni politiche – Il segretario regionale del Partito Democratico Anthony Barbagallo e Maria Grazia Leone, capo della segreteria provinciale catanese, hanno espresso parole inequivocabili che mettono fine a una stagione. “Al netto dell’inchiesta giudiziaria proseguirà il proprio corso, sul piano strettamente politico – dichiarano – riteniamo che l’esperienza amministrativa del comune di Ramacca debba ritenersi conclusa e auspichiamo un rapido ritorno al voto dopo la necessaria opera di bonifica”.

Le sospensioni – Come detto il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, sulla scorta dell’inchiesta “Mercurio”, ha sospeso dalla carica il sindaco di Ramacca Nunzio Vitale e il vice presidente del consiglio comunale dello stesso Ente, Salvatore Fornaro, e il consiglere comunale di Misterbianco, Matteo Marchese.

CASTIGLIONE FUORI DALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA

La seduta di oggi arriva all’indomani di un fatto che ha creato qualche elemento di imbarazzo da parte dell’Antimafia, per le vicende che hanno riguardato un componente di questa commissione, che non è un luogo di impunità o di immunità. Abbiamo appreso che lui ha intenzione di dimettersi dall’Antimafia e ad ogni modo già la commissione ha avviato le procedure per la sua decadenza da suo componente”. Così il presidente della Commissione antimafia regionale, Antonello Cracolici, durante la seduta della commissione convocata nella sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia a Palermo.

Cracolici ha parlato dell’arresto di Giuseppe Castiglione (foto sopra), deputato dell’Mpa e componente della commissione parlamentare antimafia all’Ars, arrestato dai carabinieri del Ros ieri a Catania per voto di scambio nell’ambito dell’operazione “Mercurio” dei carabinieri, coordinata dalla Dda etnea contro il clan Santapaola-Ercolano, ai vertici di Cosa nostra. “In Sicilia la politica incrocia la criminalità nei territori. Non so se è la criminalità che cerca la politica o viceversa” ha concluso Cracolici.

Come avvenuto per l’on. Luca Sammartino (Lega), coinvolto in un’altra inchiesta giudiziaria, a meno di dimissioni, Castiglione resta in carica all’Ars in attesa della definizione del procedimento se avverrà entro il 2027, alla scadenza della legislatura iniziata nell’ottobre 2022.

             Giuseppe Lazzaro

Edited by, martedì 25 febbraio 2025, ore 14,31. 

 

(Visited 288 times, 1 visits today)