Anche le comunità parrocchiali e della diocesi di Patti hanno voluto far sentire la propria vicinanza a PAPA FRANCESCO, oggi giunto a tredici giorni di ricovero al “Gemelli” a Roma, con una veglia di preghiera, guidata dal Vescovo, monsignor GUGLIELMO GIOMBANCO, svoltasi ieri sera nella Concattedrale Santi Martiri. Servizio e foto…
Anche le comunità parrocchiali e della diocesi di Patti hanno voluto far sentire la propria vicinanza a Papa Francesco con una veglia di preghiera, guidata dal Vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco, nella Concattedrale Santi Martiri. La veglia – svoltasi ieri sera – è stata ritmata dall’Adorazione eucaristica, dall’ascolto della Parola (i brani evangelici della chiamata e del primato di Pietro) e dalla recita dei misteri gloriosi del Rosario.
Nella sua omelia il Vescovo (foto sopra) ha detto che “la nostra è la preghiera di una grande famiglia che prega per il padre”, sottolineando che tale periodo di malattia del Papa “è pieno di fecondità, in quanto egli continua a donare la sua vita per la Chiesa. La frase che il Santo Padre ripete alla fine dell’Angelus domenicale, “Non dimenticate di pregare per me” – ha proseguito monsignor Giombanco – è oggi un accorato invito che il Papa rivolge a tutti noi, perché la preghiera diventi forza per lui e per la Chiesa. La preghiera annulla ogni distanza ed è come un grande abbraccio a Papa Francesco, come se ciascuno di noi gli stringesse la mano e gli dicesse: “Coraggio, non sei solo nella sofferenza. Sentiamolo vicino – ha esortato il Vescovo – nella certezza che mentre noi preghiamo per lui, egli prega per noi e continua a indicarci la strada da seguire per incontrare Cristo”.
Monsignor Giombanco ha, infine, affidato il Papa a Maria: “Con la sua tenerezza materna gli stia accanto, lo conforti, lo sostenga; il suo amore, come sotto la Croce, diventi forza”.
Fonte: sito della Diocesi di Patti
Edited by, giovedì 27 febbraio 2025, ore 10,30.