Militello Rosmarino: Atti persecutori. Misura cautelare per un 50enne

Il Gip del Tribunale di Patti ANDREA LA SPADA ha firmato una misura cautelare nei confronti di un uomo, 50 anni, originario di Militello Rosmarino, residente a Milano, accusato di atti persecutori configurabili nei reati di stalking. Presunta vittima è la sorella dell’indagato, parte offesa con l’assistenza dell’avvocato DOMENICO SGAMBELLONE, del foro di Locri. Il servizio (foto generica di atti persecutori pubblicata sulla piattaforma Google)…

GIUSEPPE LAZZARO

Il Gip del Tribunale di Patti Andrea La Spada ha firmato una misura cautelare nei confronti di un uomo, 50 anni, originario di Militello Rosmarino, residente a Milano, accusato di atti persecutori configurabili nei reati di stalking. Presunta vittima è la sorella dell’indagato, parte offesa con l’assistenza dell’avvocato Domenico Sgambellone, del foro di Locri.

La vicenda – come spiegato dalla donna in una dettagliata denuncia presentata alla Stazione dei carabinieri di Sant’Agata Militello -, sarebbe accaduta nel corso della scorsa estate con una ripetuta serie di episodi. Per questo il giudice La Spada ha disposto il divieto di avvicinamento dell’indagato alla sorella con una distanza minima di 500 metri anche in caso di incontro fortuito e anche sul luogo di lavoro e di non contattare la donna con alcun sistema (telefono, social, whatsapp etc.). La parte offesa potrà richiedere l’emissione di un ordine di protezione europeo.

LA VICENDA

La parte offesa, nell’ultima estate, ha presentato una dettagliata denuncia-querela finita sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Patti. Partendo da problemi di dialogo su questioni lavorative dell’indagato, secondo la denuncia, da giugno 2024 in poi, l’uomo cominciava a denigrare la sorella con ripetuti insulti e minacce su Facebook e, malgrado la donna voleva inizialmente soprassedere, vista anche la lesione a una costola provocatole dal fratello qualche anno fa, da luglio in poi la situazione diventava incontrollabile. Messaggi alla mano, la parte offesa ha documentato ai carabinieri quanto ha subito: ancora insulti, minacce di morte mimando di farsi carico di tre fucili per ammazzare qualcuno quando sarebbe sceso a Militello Rosmarino il 25 agosto per la festa patronale estiva di San Biagio, insultando la sorella con parole indegne della sua moralità e coinvolgendo financo il figlio minorenne della stessa nonché nipote dell’indagato.

Tutti pagherete il conto” postava il cinquantenne il 4 agosto scorso e pubblicando un filmato, chiaramente contraffatto, nel quale la sorella veniva avvolta dalle fiamme. Evidenziando, in qualche messaggio, e falsamente, che la donna fosse a disposizione degli uomini per “il loro piacere” pubblicando il numero di telefono e, chiaramente, creando fastidi e disagi alla donna.

L’indagato contattava addirittura anche il vice sindaco di Sant’Agata Militello Calogero Pedalà al quale chiedeva se aveva importunato la donna, cosa letteralmente smentita dallo stesso amministratore quando è stato sentito in caserma come persona informata dei fatti. Inoltre l’uomo creava un falso profilo Facebook della sorella per pubblicare post dal contenuto offensivo. Prima di agire penalmente, in ogni caso, la parte offesa ha chiesto a chi di competenza che il fratello fosse visitato proprio per salvaguardare la famiglia sino all’ultimo.

Edited by, giovedì 7 novembre 2024, ore 17,15. 

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