Milazzo: Uccise e bruciò un pensionato, 57enne condannato all’ergastolo

La Corte d’Assise di Messina ha condannato all’ergastolo, con le accuse di omicidio con la premeditazione e occultamento di cadavere, ETTORE ROSSITTO (foto in alto in basso), accusato dell’uccisione del pensionato GIOVANNI SALMERI (foto in alto). La vicenda accadde a Milazzo la mattina del 29 luglio 2020 anche se venne scoperta dopo. Il movente è senza parole: Rossitto rubò i 650 euro della pensione appena intascati dal Salmeri (i due si conoscevano) e poi lo uccise e ne bruciò il cadavere…

La Corte d’Assise di Messina ha condannato all’ergastolo, con le accuse di omicidio con la premeditazione e occultamento di cadavere, Ettore Rossitto, 57 anni, disoccupato, originario di Pace del Mela ma da anni trapiantato a Milazzo dove alloggiava, insieme ad una compagna, in una casa popolare del quartiere Fiumarella. L’uomo è accusato dell’uccisione del pensionato Giovanni Salmeri, 73 anni, che abitava nella città del Capo in una casa popolare di contrada Grazia.

La tragedia avvenne la mattina del 29 luglio 2020. Rossitto e Salmeri, che si conoscevano, erano insieme in sella ad un motorino condotto dall’imputato, la vittima aveva appena prelevato la pensione dall’ufficio postale e, poche ore dopo, un cadavere venne ritrovato in contrada Pezza del Pioppo, completamente bruciato. Solo dopo un po’ di tempo i carabinieri del Nucleo investigativo di Messina e del Nucleo Operativo della Compagnia di Milazzo riuscirono a individuare le generalità del Salmeri, che viveva da solo e non aveva familiari o parenti che ne avessero denunciato la scomparsa. E, attraverso la ricostruzione dei filmati degli impianti di video sorveglianza presenti a Milazzo, venne ricostruita la vicenda di quanto accadde quella mattina del 29 luglio di due anni fa. Rossitto aveva rubato i 650 euro della pensione del Salmeri e lo uccise bruciando il cadavere. La premeditazione dell’omicidio era stata chiesta, nella precedente udienza a conclusione della requisitoria, dal pm Emanuela Scali, sostituto procuratore di Barcellona, per questo processo applicata alla Corte d’Assise di Messina. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna all’ergastolo e così è stato sentenziato per l’imputato difeso dagli avvocati Alessandro Lopes e Domenico Siracusa.

        Giuseppe Lazzaro

Edited by, sabato 23 aprile 2022, ore 11,52. 

 

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