La Corte d’Appello di Messina ha confermato la condanna a 9 anni di reclusione per un 42enne di Messina accusato di violenza sessuale continuata ai danni di una bambina che, all’epoca dei fatti, aveva appena 7 anni. L’uomo, considerato uno “zio” (nella realtà non lo era ndr), godeva della fiducia incondizionata della famiglia della piccola. Le violenze sarebbero andate avanti per tre anni tra rapporti orali e masturbazioni. Il servizio…
La Corte d’Appello di Messina ha confermato la condanna a 9 anni di reclusione per un 42enne di Messina accusato di violenza sessuale continuata ai danni di una bambina che, all’epoca dei fatti, aveva appena 7 anni. L’uomo, considerato uno “zio” (nella realtà non lo era ndr), godeva della fiducia incondizionata della famiglia della bambina. Quasi tutte le sere era loro ospite a cena, o si fermava a giocare a carte. E, come ricostruito durante il processo di primo grado (sentenza arrivata nell’autunno 2021), era durante quelle serate che l’uomo approfittava della piccola e la obbligava a rapporti orali e masturbazioni che hanno stravolto l’esistenza della bambina.
Violenze che sono andate avanti per tre anni e che un altro episodio di violenza subito da parte di un ragazzo ha riportato alla mente, spingendola a chiedere aiuto ad un psicoterapeuta. Oltre alla condanna a 9 anni per l’uomo è stata confermata anche l’interdizione dai pubblici uffici e risarcimento alla parte civile da liquidarsi in separata sede e una provvisionale di 10.000 euro.
g.l.
Edited by, giovedì 5 ottobre 2023, ore 15,05.