Spaccio e narcotraffico e droga nascosta nei pasti nella Casa Circondariale “Madia” di Barcellona con le consegne ad un detenuto che costituiva il vertice dell’associazione. Questo e altro nell’operazione scattata all’alba, eseguita dalla Polizia di Stato e coordinata dalla DDA di Messina, con 9 persone arrestate. Milazzo il centro nevralgico dell’attività di spaccio. Il servizio sul link Cronaca con i dettagli aggiunti e i nomi di arrestati e indagati…
GIUSEPPE LAZZARO
Il Gip del Tribunale di Messina ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 9 persone, indiziate di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. A queste misure hanno dato esecuzione gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Milazzo – coadiuvati dalla Squadra Mobile, le volanti e la Polizia Scientifica di Messina, del Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto e del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e unità Cinofile Antidroga di Reggio Calabria.
Sarebbe stata accertata l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico, con la vendita al minuto di sostanze stupefacenti, anche all’interno della Casa circondariale “Madia” di Barcellona Pozzo di Gotto; qui la droga veniva fatta entrare nascosta in involucri all’interno di pietanze consegnate ad un detenuto, ritenuto al vertice dell’associazione, insieme alla moglie.
I due si sarebbero avvalsi di telefonini cellulari e la donna avrebbe dato esecuzione puntualmente alle direttive del marito mantenendo l’elenco dei crediti e preparando le pietanze imbottite di stupefacente per la consegna all’interno della Casa circondariale, anche grazie al contributo inconsapevole di ignari corrieri. Questa organizzazione criminale avrebbe altresì gestito contestualmente la cessione all’ingrosso di stupefacente per un altro gruppo criminale, che gravitava principalmente a Milazzo e che si era sviluppato anche in comuni limitrofi.
Attraverso una minuziosa attività investigativa sono stati documentati in poco più di sei mesi numerosi episodi di acquisto all’ingrosso dello stupefacente, trasportato da Messina verso la riviera tirrenica e suddiviso tra i pusher del clan per il successivo smercio al dettaglio. Le attività di indagine si sono avvalse di intercettazioni telefoniche ed ambientali, effettuando nel contempo arresti e sequestri. Rilevanti sono stati ritenuti i profitti economici di entrambi i gruppi criminosi, grazie a pagamenti in contanti o elettronici su diversi conti bancari nella disponibilità dei clan; il denaro veniva spesso impiegato per l’acquisto di gioielli o abiti di grandi firme o comunque per consentire di mantenere uno stile di vita ampiamente superiore alle loro disponibilità economiche.
ARRESTATI (indicati luogo e data di nascita)
Francesca Alacqua, nata a Milazzo il 12-03-1995
Simona Costa, nata a Messina l’11-05-1982
Tommaso Costantino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 7-01-2003
Luigi Crescenti, nato a Messina il 16-08-1984
Francesco Esposito, nato a Messina il 4-12-1974
Maria Gnazzitto, nata a Barcellona Pozzo di Gotto il 24-09-1981
Salvatore Nania, nato ad Acerra (NA), il 4-03-1982
Francesco Perroni, nato a Milazzo il 27-01-1991
Maria Rizzo, nata a Milazzo il 24-08-1988
INDAGATI
Giusi Catania, nata a Barcellona Pozzo di Gotto il 4-11-1996
Sebastiano Chiarenza, nato a Messina il 29-03-1994
Manuela Finocchiaro, nata a Catania il 6-05-1987
Yaidelin Hernandez Medina, nata a Cuba 26-01-1979
Alessio Sciliberto, nato a Cernusco sul Naviglio (MI) il 9-01-1990
Gabriele Domenico Squaddara, nato a Milazzo il 6-05-1994
g.l.
Edited by, martedì 1 ottobre 2024, ore 12,18.