Messina: Dopo il carcere Andrea Lo Castro non è più avvocato. Cancellato dall’Ordine

Uno dei più noti legali di Messina e del distretto non è più avvocato: cancellato dall’Ordine. Si tratta di ANDREA LO CASTRO (foto in alto), dopo la decisione finale della Cassazione per l’operazione “Beta”, è stato condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa a fine aprile, sta scontando 4 anni in carcere e adesso è stato cancellato dall’albo ed è coinvolto in un altro procedimento. Il servizio…

Si chiude con la cancellazione dall’albo degli avvocati il procedimento disciplinare nei confronti di Andrea Lo Castro, il professionista messinese condannato in via definitiva, alla fine dello scorso mese di aprile, a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, a conclusione del procedimento scaturito dall’operazione “Beta” sugli affari del ramo messinese dei clan dei Romeo e dei Santapaola. La delibera è stata siglata dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Paolo Vermiglio e arriva mentre è alle ultime battute il dibattimento di un altro processo che vede al centro l’ormai ex legale, in passato anche consulente degli enti pubblici messinesi, ovvero quello nato dall’operazione “Default”.

Il procedimento disciplinare è scattato a norma dell’articolo 17, ovvero quello che riguarda gli avvocati che vìolano le norme penali. La decisione del Consiglio dell’Ordine è stata sancita con la stessa delibera siglata dal presidente che reca la data del 25 ottobre e diventata pubblica il 31.

Per l’avvocato Lo Castro – sino all’arresto nelle fasi preliminari uno degli avvocati più quotati del distretto giudiziario messinese – le porte del carcere si erano aperte dopo il sigillo della Cassazione lo scorso 30 aprile. Il professionista messinese, difeso dall’avvocato Nino Favazzo, sta scontando circa 4 anni per i quali, poco prima della fine della condanna, sarà richiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali che l’ex avvocato Lo Castro dovrà concordare attraverso l’Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna) di Messina che sorge a fianco della sede del Tribunale dei Minorenni.

Lo Castro, secondo l’accusa, avrebbe avuto un ruolo chiave negli affari dell’associazione. L’operazione “Beta”, una delle inchieste più importanti scattate a Messina, è stata coordinata dalla Dda e svolta dai carabinieri del Ros ed è nata dalle confessioni del pentito di Milazzo Biagio Grasso, che ha sancito la presenza della cellula catanese nello Stretto della famiglia mafiosa Romeo (di Messina) e Santapaola (di Catania) fra loro legati anche da vincoli di parentela.

            Giuseppe Lazzaro

Edited by, giovedì 2 novembre 2023, ore 15,30. 

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