La Corte d’Appello di Messina ha ridotto la condanna per il giornalista ENZO BASSO (foto in alto), fondatore ed editore del settimanale Centonove, da tempo chiuso: grazie all’assoluzione da un capo di imputazione la condanna è scesa a 4 anni, 4 mesi e 20 giorni rispetto ai 6 anni, 5 mesi e 15 giorni del primo grado. Assolto il commercialista GIUSEPPE GARUFI. Il servizio…
La Corte d’Appello di Messina ha ridotto la condanna disposta in primo grado per il giornalista Enzo Basso, fondatore ed editore del settimanale Centonove, da tempo chiuso. In secondo grado, oltre allo sconto di pena, è arrivata anche l’assoluzione per l’altro imputato, il commercialista Giuseppe Garufi. Davanti al collegio di secondo grado (presidente Alfredo Sicuro), nei confronti dei due imputati rimasti rispetto al quadro iniziale di indagati e accuse, sono stati decisi una riduzione di condanna e un’assoluzione, più alcune prescrizioni.
Per Enzo Basso la Corte d’Appello ha ridotto la condanna del primo grado, che è passata da 6 anni, 5 mesi e 15 giorni a 4 anni, 4 mesi e 20 giorni; questo grazie all’assoluzione parziale per alcuni casi di emissione fittizia di fatture, con la formula «perché il fatto non sussiste», mentre è stato confermato il quadro delle accuse iniziali rispetto alla bancarotta fraudolenta (“impropria”) e alla frode fiscale.
Si chiude la pagina giudiziaria che ha visto coinvolto per il commercialista Giuseppe Garufi, che in primo grado era stato condannato a 2 anni e 2 mesi: è stato assolto nel merito dai casi di falso che, secondo l’accusa, aveva commesso con Basso, con la formula «perché il fatto non sussiste», e per la vicenda della emissione delle fatture ritenute fittizie, i giudici hanno preso atto della prescrizione e l’hanno dichiarata in sentenza.
g.l.
Edited by, martedì 12 settembre 2023, ore 12,07.