NICOLA IGNAZIO RIBISI (foto in alto) è ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro, è in carcere con una condanna a 14 anni e 2 mesi in primo grado nell’ambito dell’operazione “Condor”. Adesso è arrivata la confisca dei beni, per un valore di oltre 500.000 euro, disposta dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Il servizio sul link Sicilia News…
E’ stata confermata la confisca dei beni del boss agrigentino Nicola Ignazio Ribisi, 44 anni, ritenuto il capo della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Lo ha disposto la Sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo che ha accolto la proposta avanzata dal Questore di Agrigento Tommaso Palumbo. Secondo quanto ricostruito si tratta di beni per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro tra cui anche una lussuosa villa residenziale di oltre 250 metri quadrati con piscina vista mare.
Quello dei Ribisi è un nome storico della mafia agrigentina, da sempre al centro di inchieste giudiziarie, come quelle che hanno portato all’arresto di Nicola, nel 2009, e condannato in via definitiva a 5 anni e 4 mesi. Dopo essere tornato in libertà è stato nuovamente arrestato di recente nell’operazione “Condor”, l’inchiesta che ha fatto luce sulla riorganizzazione di Cosa nostra e Stidda nella parte orientale della provincia di Agrigento. Per questa vicenda Ribisi è stato condannato in primo grado a 14 anni e 2 mesi di reclusione.
L’indagine ha rivelato una sproporzione significativa tra i redditi dichiarati e le spese sostenute dal nucleo familiare di Ribisi, mettendo in luce l’accumulo di ricchezza attraverso mezzi illeciti. La confisca dei beni, quindi, non solo punisce il presunto boss ma mira anche a privare la criminalità organizzata dei frutti delle loro attività illegali.
g.l.
Edited by, giovedì 14 marzo 2024, ore 15,09.