Dopo il comandante JAMES CUTFIELD salgono a tre, con altri due membri dell’equipaggio, gli indagati per la tragedia del Bayesan, il veliero colato a picco lo scorso 19 agosto, a Porticello (Palermo), causando la morte di sette persone. Il comandante è accusato di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo e si è avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio. Il servizio sul link Sicilia News…
Ci sono altri due indagati nell’inchiesta sul naufragio del veliero Bayesan, colato a picco durante una tempesta davanti alle coste palermitane il 19 agosto scorso. Si tratta dell’ufficiale di macchine Tim Parker Eaton, iscritto nel registro degli indagati dopo il comandante James Cutfield (foto sotto) che ieri, davanti ai pm, si è avvalso della facoltà di non rispondere. All’ufficiale, indagato per omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, i magistrati contestano di non aver attivato i sistemi di sicurezza deputati a chiudere i portelloni dell’imbarcazione. Una “dimenticanza” che ha fatto allagare la sala macchine provocando un black-out e poi l’intero veliero.
È indagato anche il marinaio Matthew Griffiths, 22 anni, inglese. Griffiths, che era in turno in plancia, avrebbe dovuto segnalare l’arrivo della violenta tempesta che ha investito l’imbarcazione. Come il comandante e l’ufficiale di macchina risponde di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Nell’incidente sono morte sette persone, tra le quali il magnate inglese Mike Linch e la figlia diciottenne Hannah. L’elenco degli indagati potrebbe allungarsi già nelle prossime ore. A proposito del comandante James Cutfield, lascerà l’Italia a breve, oggi o al massimo domattina. L’ufficiale nel naufragio ha perso il passaporto ed ha atteso una copia del documento per poter partire con la moglie che l’ha raggiunto in Italia dalla Spagna.
g.l.
Edited by, mercoledì 28 agosto 2024, ore 14,32.