La Procura di Patti ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’operaio di Oliveri NINO SPANO’ (foto in alto), 51 anni, deceduto domenica scorsa al Policlinico di Messina dopo due mesi di ricovero. L’uomo era caduto da una impalcatura mentre eseguiva lavori in uno stabile di Montagnareale il 20 dicembre scorso. Sono due gli indagati. Il servizio…
La Procura di Patti ha aperto un’inchiesta sulla morte dell’operaio di Oliveri Nino Spanò, 51 anni, deceduto domenica scorsa al Policlinico di Messina dopo due mesi di ricovero. L’uomo era caduto da una impalcatura mentre eseguiva lavori in uno stabile di Montagnareale. Sono due le persone indagate, un atto dovuto per gli adempimenti di rito da svolgere. Il titolare delle indagini, il sostituto procuratore Roberta Ampolo, ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati del titolare della ditta per la quale stava lavorando Spanò e del direttore dei lavori. L’ipotesi è quella dell’omicidio colposo. In quanto parti offese i genitori, il fratello, la convivente e il figlio di Nino Spanò sono assistiti dagli avvocati Rosanna Sofia e Giuseppe Ciminata mentre i due indagati sono difesi dagli avvocati Concetta Triscari Barberi e Attilio Scarcella.
Oggi è stata effettuata l’autopsia e, al termine, la salma è stata restituita alla famiglia per i funerali in programma sabato 2 marzo nella chiesa di San Giuseppe.
Nino Spanò era stato vittima di un incidente sul lavoro a Montagnareale il 20 dicembre scorso. Dopo due mesi di agonia il cuore dell’uomo ha smesso di battere domenica scorsa. Spanò, secondo una ricostruzione dell’accaduto, stava effettuando alcuni lavori di carpenteria in uno stabile in fase di costruzione in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla chiesa di Santa Caterina. L’operaio avrebbe perso l’equilibrio, per cause da accertare, cadendo di spalle da una impalcatura posta a circa tre metri dal suolo e battendo violentemente la testa sull’asfalto. A prestare i primi soccorsi erano stati alcuni cittadini di Montagnareale, che avevano notato un uomo a terra e con il volto insanguinato. Immediato il trasporto in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “Barone Romeo” di Patti dove gli erano state prestate le prime cure. Da qui l’operaio era stato trasferito d’urgenza al Policlinico di Messina a causa del grave quadro clinico ma non c’è stato nulla da fare e il 25 febbraio, è deceduto.
La notizia della morte di Nino Spanò, ennesima vittima di un incidente sul lavoro, ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Oliveri che si è stretta attorno alla famiglia dell’operaio che era chiamato “Piras” e che lascia la moglie e due figli.
g.l.
Edited by, giovedì 29 febbraio 2024, ore 14,46.