«La sospensione prefettizia del sindaco è decaduta automaticamente». Lo sostiene l’avvocato Antonio Maltese, legale del sindaco di Giardinello (Palermo) Antonio De Luca (foto in alto) coinvolto in un’indagine su corruzione e atti pubblici falsi lo scorso 9 dicembre. «Il provvedimento prefettizio decade perché è venuta meno l’ordinanza cautelare – spiega il legale -. Adesso sarà sufficiente pubblicare l’ordinanza nell’Albo pretorio del Comune e portarla in consiglio comunale».
Ieri sera stessa si è svolto il consiglio comunale che ha di fatto reintegrato il sindaco. De Luca resta comunque indagato nell’ambito dell’inchiesta al Comune di Giardinello su presunti fatti di corruzioni e istigazione a commettere atti pubblici falsi. All’indomani dell’indagine il Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta aveva proceduto alla sospensione dalla carica. Il sindaco ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame di Palermo e qui c’è stata una svolta. Il TdR, infatti, ha revocato l’accusa di corruzione e confermato quella di atti pubblici falsi. Ha quindi revocato al sindaco la misura cautelare del divieto di dimora a Giardinello ma al contempo ha stabilito una sospensione dalla carica pubblica per 12 mesi. Il pm ha scritto subito al Gip del Tribunale di Palermo sostenendo che la misura cautelare imposta nell’ordinanza del riesame fosse illegittima. Il giudice per le indagini preliminari ha effettivamente confermato, revocando quindi la sospensione. Non è possibile, secondo un ben preciso articolo del Codice penale, sospendere una «carica elettiva».
g.l.
Edited by, sabato 31 dicembre 2022, ore 14,38.