Sono otto gli indagati, a conclusione delle indagini preliminari, sulla gestione degli appalti all’Università di Messina e per i quali la Procura ipotizza i reati di turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso. Il tutto ai tempi del rettore, prof. SALVATORE CUZZOCREA (foto in alto), dimessosi nell’ottobre scorso per un’altra vicenda giudiziaria in corso. Lo stesso ex rettore è indagato+7 con cinque imprenditori, una di Brolo. Il servizio…
Sono otto gli indagati, a conclusione delle indagini preliminari, sulla gestione degli appalti all’Università di Messina per i quali la Procura, con l’atto siglato dal Procuratore facente funzioni Rosa Raffa e il sostituto procuratore Francesca Bonanzinga, ipotizzano i reti di turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso.
I fatti fanno riferimento a quando era rettore il prof. Salvatore Cuzzocrea, costretto alle dimissioni nello scorso mese di ottobre, dopo la vicenda legata ai rimborsi e per i quali le indagini non sono ancora concluse.
GLI INDAGATI
Gli otto indagati sono: l’ex rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea; il direttore generale dell’Università degli Studi di Messina Francesco Bonanno; gli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello, quest’ultima di Brolo.
LA VICENDA
La vicenda partì nel 2022 sui rilievi fatti dall’Anac, l’autorità dell’anticorruzione, segnalando presunte inadempienze e irregolarità negli appalti pubblici banditi dall’Ateneo peloritano.
Gli appalti in oggetto erano: efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell’Ateneo per un importo di 10 milioni di euro; i lavori di restauro conservativo dei prospetti e riqualificazione del patrimonio immobiliare universitario per un importo di 7.808.000 euro e l’esecuzione dei lavori per la riconversione residenze universitarie in due plessi dell’Università per due importi, uno di 9.363.953 euro e l’altro di 8.419.316 euro.
g.l.
Edited by, venerdì 2 febbraio 2024, ore 14,36.