Giarre: “Torno e ti sparo”, 11 colpi di pistola contro un chiosco. Ferito vicebrigadiere

Un vicebrigadiere dei carabinieri è rimasto ferito di striscio alla testa durante una sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri nella caffetteria “La Briciola” di Trepunti, una frazione di Giarre (CT) (foto in alto). A sparare è stato un pluripregiudicato di Linguaglossa, GIUSEPPE MARCHITTO DEL POPOLO che, in compagnia della moglie, del figlio e della nuora, poco prima aveva avuto uno scontro con il titolare del locale con il quale aveva vecchi rancori. Il servizio sul link Sicilia News…

Un vicebrigadiere dei carabinieri è rimasto ferito di striscio alla testa durante una sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri nella caffetteria “La Briciola” di Trepunti, una frazione di Giarre (CT).

A sparare è stato un pluripregiudicato che, in compagnia della moglie, del figlio e della nuora, poco prima aveva avuto uno scontro col titolare del locale con il quale aveva vecchi rancori. Era andato via minacciando una rappresaglia: “Torno e ti sparo”, avrebbe detto. L’esercente ha chiamato i carabinieri che erano sul posto quando l’uomo è tornato e ha sparato undici colpi contro i militari e i presenti davanti al chiosco ferendo in modo non grave il militare che è stato portato nell’ospedale “Sant’Isidoro” di Giarre.

Dopo la sparatoria è scattata una caccia all’uomo, fuggito con un’auto, poi trovata abbandonata nelle campagne di Linguaglossa. E stamattina intorno alle 7 si è conclusa anche la fuga dell’aggressore, il 50enne Giuseppe Marchitto Del Popolo, pluripregiudicato che era agli arresti domiciliari per detenzione illegale di armi da fuoco. E’ stato trovato mentre percorreva a piedi la strada che collega Giarre al comune in cui abita, Linguaglossa.

Giuseppe Marchitto Del Popolo era ai domiciliari dopo essere stato arrestato dai carabinieri nel gennaio del 2023 con il fratello Daniele, di 32 anni, perché trovati in possesso di due pistole calibro 9×21, cariche e con un colpo in canna. In quell’occasione i militari eseguirono, nei confronti dei due, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura distrettuale di Catania che ipotizzava i reati di detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo, danneggiamento aggravato e violenza privata.

             g.l.

Edited by, sabato 31 agosto 2024, ore 14,10. 

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