Anche il Comune di Ficarra fa i conti con il caro bollette: aumento del 316% per la pubblica illuminazione e altro. Così i comuni rischiano il fallimento e il sindaco BASILIO RIDOLFO (foto in alto) scrive a Roma e a Palermo…
Giuseppe Lazzaro, da Gazzetta del Sud
Con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri per lo Sviluppo economico, dell’Economia e per la Transizione ecologica e, per conoscenza, al presidente della Regione Siciliana, il sindaco di Ficarra Basilio Ridolfo ha denunciato, numeri alla mano, la situazione insostenibile che si è venuta a creare per le casse comunali dell’Ente a causa dell’ormai noto caro bollette. Situazione che accomuna non soltanto famiglie e imprese ma anche e, soprattutto, i comuni che devono trovare all’interno dei propri risicati bilanci le risorse per far fronte alle esose bollette degli ultimi mesi. “Per il solo mese di agosto, a fronte di consumi sostanzialmente invariati in termini di kilowatt – riferisce il primo cittadino – il comune di Ficarra si trova a dover pagare fatture già recapitate pari a 63.467,03 euro quando invece, per i consumi di agosto 2021, la bolletta era stata di “soli” 20.584,54 euro, Iva compresa”. Ciò restituisce un dato chiaro, già noto per famiglie e aziende: “Il costo dell’energia è più che triplicato rispetto allo scorso anno e – prosegue Ridolfo – per alcune utenze comunali ha fatto registrare un insostenibile aumento del 364%, come nel caso del costo della sola pubblica illuminazione balzato da 5.793,90 euro del 2021 ai 19.305,79 della fattura appena recapitata, oppure del 316% per il costo degli impianti di sollevamento del servizio idrico che sono lievitati a 40.209,12 euro rispetto ai 12.702,22 euro di agosto 2021”. Stando così le cose, per il 2022, si prospetta un maggiore costo dell’energia elettrica di circa 160.000 euro, assolutamente insostenibile per le casse comunali. Ricostruiti, nella missiva, i risparmi adottati dall’Ente in questi anni ma vanamente. “Senza l’attuazione urgente di provvedimenti mirati a fermare il rincaro dei prezzi dell’energia e a prevedere forme di rimborso e/o compensazioni dei maggiori costi sostenuti dai comuni – conclude Ridolfo – si rischia di dover ribaltare sulla cittadinanza locale i maggiori costi pubblici, con l’effetto inevitabile di penalizzare ulteriormente le famiglie ed i soggetti più fragili ai quali, probabilmente, perdurando l’attuale congiuntura, si giungerà a non poter erogare finanche i servizi essenziali. Alla sensibilità dei destinatari, la concreta assunzione di iniziative che la comunità ficarrese, come anche quella nazionale, si attende”.
Edited by, domenica 9 ottobre 2022, ore 9,19.