Droga nel Messinese gestita dai clan catanesi Cappello e Cintorino, 11 arresti dei carabinieri – IL VIDEO

Stamane i carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della locale DDA, con cui sono state disposti 11 in carcere e ai domiciliari, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività di spaccio sarebbe stata praticata a Giardini Naxos e comuni limitrofi sotto l’influenza del clan mafioso CAPPELLO di Catania. Il servizio con i nomi degli undici arrestati, in alto il video dell’operazione diffuso dai carabinieri del Comando Provinciale…

GIUSEPPE LAZZARO

Stamane i carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con cui sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 11 persone, indiziate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

All’operazione hanno preso parte oltre 60 carabinieri, tra cui i militari del Nucleo Cinofili di Palermo per la ricerca di droga e armi.

Il provvedimento cautelare è stato emesso nell’ambito dell’indagine diretta dalla DDA di Messina e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Taormina, che ha documentato l’influenza del clan Cappello di Catania nella fascia jonica della provincia messinese e che ha già consentito, il 13 marzo scorso, l’esecuzione di altra ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 25 persone, per associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina, reati aggravati poiché commessi con il metodo mafioso o con il fine di agevolare il clan dei Cappello.

In quell’occasione, contestualmente, nell’ambito della sinergia investigativa attuata dalle DDA di Catania e di Messina, sotto il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, era stata eseguita a cura della guardia di finanza una distinta ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale etneo, per associazione di tipo mafioso e altro, nei confronti di 14 persone, tra cui appartenenti al clan Cintorino di Calatabiano (vedere servizio postato in archivio sul link CRONACA ndr).

L’odierno provvedimento cautelare scaturisce dalle determinazioni del Gip del Tribunale di Messina a seguito degli esiti degli interrogatori preventivi di garanzia effettuati, sulla base della cosiddetta Legge Nordio n. 114/2024, su ulteriori indagati non indiziati del reato associativo. In particolare, le attività investigative hanno permesso di documentare le condotte di altri 11 soggetti operanti nello smercio della droga, principalmente cocaina e hashish. Nel dettaglio è stata delineata l’operatività di soggetti che acquistavano le sostanze stupefacenti, per la successiva immissione nel mercato sui territori di Giardini Naxos e dei comuni limitrofi, dai due sodalizi attivi nel narcotraffico capeggiati dall’esponente del clan Cappello, Riccardo Pedicone, già raggiunto il 13 marzo scorso dalle menzionate misure cautelari.

Tra i destinatari della misura cautelare figurano anche i fornitori di secondo piano ovvero occasionali di sostanze stupefacenti, operanti a Catania o nella zona sud della provincia di Messina, in favore delle due consorterie, le quali, comunque, si approvvigionavano della droga nella città etnea principalmente attraverso i canali del clan Cappello.

Come emerso dall’indagine, infatti, i sodali delle due organizzazioni criminali dirette da Pedicone, nei casi in cui non avevano immediata disponibilità di stupefacenti, essendo in attesa dell’approvvigionamento dei grossi quantitativi da Catania (da dove, come dicevano loro, ne arrivavano “a quintali”), si sarebbero rivolti ad altri soggetti, a volte loro debitori, pur di scongiurare il rischio di soluzioni di continuità nell’attività di spaccio al minuto dello stupefacente; circostanza, questa, che avrebbe fatto loro perdere rilevanti “quote di mercato”.

Le indagini hanno altresì disvelato il ruolo di Carmelo Riolo, pregiudicato per associazione di tipo mafioso, quale appartenente al clan Cinronio, il quale era collegato con il vertice dei due sodalizi già disarticolati il 13 marzo scorso. Il Riolo, infatti, insieme alla compagna Arianna Cardillo (anche lei destinataria del provvedimento cautelare), avrebbe condotto l’attività di traffico di stupefacenti con cessioni di dosi di cocaina pressoché giornaliere a numerosi acquirenti, per lo più a Gaggi, rifornendosi in maniera continuativa a Catania.

DESTINATARI DI ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE/ARRESTI DOMICILIARI

1) CHISARI Maurizio Carmelo, nato a Taormina il 19.06.1968;

2) CRISTALDI Francesco, nato a Catania il 28.07.1971;

3) LEO Manuel, nato a Taormina il 22.08.1992;

4) MANSUETO Giuseppe, nato a Catania il 12.06.1982;

5) MANULI Alessandro, nato a Catania il 01.03.1999;

6) RIOLO Carmelo, nato a Calatabiano (CT) il 14.11.1963;

7) CARDILLO Arianna, nata a Taormina (ME) il 20.02.1996;

8) BALZANO Fabio, nato a Pompei (NA) il 20.06.1984;

9) CACCIOLA Antonio, nato a Taormina il 01.09.1999;

10) PAGANO Nicolino, nato a Sydney (Australia) il 13.08.1967;

11) PAPARO Roberto, nato a Taormina (ME) il 17.12.1973.

Edited by, martedì 1 aprile 2025, ore 10,26. 

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