Sgominata dalla polizia una fiorente piazza di spaccio gestita dal clan Cappello-Bonaccorsi a Catania. Impegnati 300 agenti, 41 le persone arrestate. Il servizio sul link Sicilia News…
La droga messa in un cesto legato a una corda, poi salita fino a casa del capo di una banda di spacciatori. E’ una tecnica di rifornimento scoperta dalla polizia con l’operazione “Locu” che vede 300 agenti impegnati a eseguire un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della Dda per 41 indagati.
I reati ipotizzati a vario titolo e con differenti profili penali sono associazione mafiosa (clan Cappello-Bonaccorsi), traffico di stupefacenti, porto di armi da fuoco, spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish. Documentata la gestione di una grossa piazza di spaccio.
Ecco i nomi dei 41 indagati, 36 dei quali destinatari della custodia cautelare in carcere e 5 di quella degli arresti domiciliari.
In carcere sono finiti:
ARANGIO Sergio (classe 1992); BONVEGNA Salvatore (cl. 1980); BUDA Rosetta (cl. 1965); CONDORELLI Lucio (cl. 1974); CRISAFULLI Filippo (cl. 1962); CRISAFULLI Salvatore (cl. 1978); CULTRARO Francesco (cl. 1986); CULTRARO Salvatore (cl. 1967); D’ANTONE Umberto (cl. 1981); DI GRAZIA Giovanni Orazio (cl. 1971); DI MAGGIO Salvatore (cl. 1984); DISTEFANO Giovanni Agatino (cl. 1981); DISTEFANO René Salvatore (cl. 1990); FERRARA Rocco (cl. 1978); GRILLO Francesco (cl. 1983); GRILLO Piera (cl. 1989); LA ROSA Andrea (cl. 1989); LONGO Gabriele Santo (cl. 1999); MARINO Salvatore (cl. 1990); MAUGERI Francesco (cl. 1989); OSCINI Antonino (cl. 1981); PROVIDENTI Mario Maurizio (cl. 1974); QUERULO Biagio (cl. 1987); QUERULO Domenico (cl. 1980); RUSSO Jonathan (cl. 1995); SCAVONE Cristina (cl. 1979); SPAMPINATO Giuseppe (cl. 1989); TOMASELLI Giovanni (cl. 1992); TOMASELLI Giuseppe (cl. 1976); TOMASELLI Nicola (cl. 1976); TOMASELLI Salvatore (cl. 1985); TOMASELLI Santo (cl. 1952); TRUSCA Gheorghe Laurentiu (cl. 1994); VALUTO SCIARA Giuseppe (cl. 1975); VECCHIO Giovanni (cl. 1998); VENUTO Gaetano (cl. 1990).
Ai domiciliari: FIORENTINO Carmela (cl. 1961); PALAZZOLO Francesco, (cl. 1974); PITTERA Gianluca (cl. 1988); TESTA Ignazio (cl. 1964); TOMASELLI Francesca Sara (cl. 2000).
Le indagini, avviate nel maggio del 2020 attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e videoregistrazioni, ha portato alla scoperta di un gruppo dedito al traffico e allo spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish che, da anni, gestisce una grossa piazza di spaccio nel quartiere San Cristoforo, allestita nella zona tradizionalmente chiamata Locu, storicamente presidiata da esponenti del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi. E’ stato documentato come le cessioni di droga avvenivano sia in strada sia all’interno di alcune abitazioni gestite dall’organizzazione. Accertati centinaia di episodi di cessione di droga anche tramite l’impiego di agenti sotto copertura. Ricostruito il gruppo di pusher che, sotto la direzione dei capi promotori (Nicola Tomaselli, Salvatore Marino, inteso “Cià cià” e Francesco Cultraro) si alternavano su vari turni orari nell’arco delle giornata, nella cessione minuta di cocaina e crack allestita nelle case di spaccio nelle vie Bonfiglio, delle Calcare e Testulla, punti di smercio delle droghe tra i più importanti dell’intero quartiere San Cristoforo. La piazza di spaccio veniva rifornita di cocaina attraverso tre distinti canali di approvvigionamento. Il primo, riconducibile all’articolazione del clan Cappello-Bonaccorsi, che gestisce le piazze di spaccio a San Cristoforo, capeggiata da Domenico Querulo, inteso “Domenico da zà Lina” e che sarebbe composta, tra gli altri, anche da Filippo Crisafulli, inteso “Candeggina”, i quali agivano con la collaborazione di Francesco Maugeri inteso “Ciccio a pà”, Biagio Querulo, inteso “Gino da zà Lina” e Francesco Grillo.
Il secondo canale attraverso il quale arrivava la droga è riconducibile a un’altra frangia del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi i cui vertici sono rappresentati da Rocco Ferrara e Giovanni Agatino Distefano, inteso “Giuvanneddu cammisa”, aiutati dal fratello di quest’ultimo, Renè Salvatore Distefano.
Infine, un terzo gruppo è riconducibile al grossista di cocaina Giovanni Orazio Di Grazia, figlio del più noto Orazio Di Grazia, 77 anni, esponente del clan mafioso Laudani. Giovanni Orazio Di Grazia, avvalendosi del suo corriere Ignazio Testa, riforniva con svariati chili di cocaina la piazza di spaccio del Locu, recapitandoli al capo-piazza, Nicola Tomaselli. Nel corso dell’operazione sono stati effettuati diversi sequestri di droga: oltre 700 grammi di cocaina e un chilo di marijuana.
g.l.
Edited by, martedì 19 marzo 2024, ore 11,53.